La storia

Roger e Rafa: le dieci sfide leggendarie tra mito e un po’ di nostalgia

Per la prima volta dal 1999 né Federer né Nadal sono al Roland Garros: ripercorriamo i momenti forti di una storica rivalità
Roger Federer e Rafael Nadal si abbracciano al termine di una delle loro tre finali a Wimbledon. ©Reuters/Toby Melville
Flavio Viglezio
01.06.2023 06:00

Dal 1999 o Federer o Nadal – la maggior parte delle volte entrambi – erano sempre stati presenti al Roland Garros. Lo svizzero si è ormai ritirato, la carriera dello spagnolo è al crepuscolo: ed allora, con un pizzico di malinconia, andiamo a ripercorrere le dieci sfide che hanno trasformato in leggenda la loro rivalità.

«Non gioco, non sono guarito, e il prossimo sarà probabilmente il mio ultimo anno sul circuito». Parole e musica di Rafael Nadal, il grande assente del Roland Garros. Dopo il ritiro di Roger Federer, si profila anche quello del maiorchino. È davvero la fine di un’epoca, della rivalità per eccellenza nel tennis degli ultimi 20 – 25 anni. Dal 1999 o Roger o Rafa – la maggior parte delle volte entrambi – erano sempre stati presenti alla Porte d’Auteuil. Anche Nadal, come fece Federer, sta cercando di lottare contro il tempo che passa inesorabile e un fisico che scricchiola sempre di più. Ed allora, con un pizzico di nostalgia, andiamo a ripercorrere le dieci sfide (sulle 40 tra i due) che hanno trasformato in leggenda – dello sport in generale, non solo del tennis – una rivalità piena zeppa di rispetto e di amicizia.

M. 1000 Miami, 2004 – 1. turno

La prima volta non si scorda mai. In Florida, Federer è testa di serie numero 1. Al primo turno si trova davanti un ragazzino con i capelli lunghi, la maglietta senza maniche e i pantaloncini che gli arrivano sotto le ginocchia. Si chiama Rafael Nadal, è spagnolo e gioca senza paura: vince in due set, 6-3 6-3, creando un’immensa sorpresa. «Avevo paura che mi battesse 6-1 6-1 o 6-1 6-2», afferma candidamente il 17.enne spagnolo. Dal canto suo Federer rende omaggio al suo giovanissimo avversario: «Sono impressionato da ciò che ho visto. Ho sentito parlare molto di lui e ho guardato qualche sua partita. Questo risultato non è una sorpresa».

M. 1000 Miami, 2005 – Finale

Un anno più tardi, sempre in Florida, Roger e Rafa si incontrano per la prima volta in una finale. In quegli anni l’atto conclusivo dei Masters 1000 si disputa al meglio dei cinque set. È la prima battaglia epica tra i due: Federer è sotto due set a zero e ha subito il break nella terza frazione. Trova però la forza di reagire e alla fine si impone per 2-6 6-7 7-6 6-32 6-1 dopo quasi quattro ore di gioco. «Oggi ho visto il pericolo che Nadal rappresenta», ammette il basilese. Il maiorchino non si scompone più di tanto, dopo la sconfitta: «Quando giochi in questo modo contro il miglior giocatore al mondo, significa che mentalmente sei pronto».

R. Garros, 2005 – Semifinale

È la prima sfida tra il basilese e il maiorchino in un Grande Slam. Nessuno ancora sa che Nadal diventerà il re assoluto della terra rossa parigina. Alla sua prima partecipazione al Roland Garros, supera Federer per 6-3 4-6 6-4 6-3. E in finale batte poi l’argentino Puerta, conquistando così il primo Major della carriera. Roger commenta così la sua sconfitta: «Ho giocato male all’inizio, bene nel mezzo e male alla fine. Sono deluso, ma non spaccherò lo spogliatoio: ho sempre una gran voglia di impormi qui a Parigi». Ci riuscirà quattro anni più tardi, battendo in finale lo svedese Robin Söderling.

M. 1000 Roma, 2006 – Finale

È ancora la terra rossa il teatro di un’altra battaglia leggendaria. Al Foro italico di Roma la finale dura più di cinque ore: si impone ancora Nadal per 6-7 7-6 6-4 2-6 7-6. La stampa italiana è in delirio: «Una finale epica, la più bella mai giocata sul suolo italiano». Roger ci prova in ogni modo, nel quinto set è avanti 4-1 ( e poi 5-3 nel tie-break), ma Nadal non molla: la terra sta sempre più diventando il suo regno. «È stata una partita incredibile – afferma lo spagnolo – probabilmente la più dura che io abbia mai disputato nella mia vita». Roger guarda avanti: «E un peccato, ma ho dimostrato di saper competere con Rafa su questa superficie».

Roland Garros, 2006 – Finale

È la prima finale in un Grande Slam tra i due. Nel suo regno Nadal si impone con il punteggio di 1-6 6-1 6-4 7-6. Roger parte forte, ma poi esce tutta la potenza di Rafa. «Ci ho provato – spiega il basilese – ma non potevo fare di più. Forse sentirò dire per anni che ho sprecato un’occasione, ma devo accettarlo. Intanto il maiorchino conquista il suo secondo Roland Garros, ottenendo la sua 60. vittoria di fila sulla terra rossa. Per Federer si tratta della prima finale persa in un Grande Slam e Nadal gli rende omaggio: Roger è il migliore giocatore della storia, nessuno ha mai avuto tutte queste qualità messe insieme».

Wimbledon, 2006 – Finale

La rivincita del Roland Garros va in scena sull’erba di Church Road, dove Federer e Nadal si sfidano per la prima volta all’atto conclusivo. Il basilese si conferma superiore sulla sua superficie di predilezione e si impone in quattro set, 6-0 7-6 6-7 6-3, conquistando così il suo quarto titolo consecutivo a Wimbledon. «Nadal – afferma Roger – ha fatto un torneo incredibile. Non lo credevo in grado di arrivare in finale. È stata una partita equilibrata e alla fine stavo diventando sempre più nervoso». Nadal non nasconde la sua delusione: «Ogni anno sogno di vincere qui. Spero di non incontrare ogni volta Roger. So che posso giocare bene sull’erba, anche contro un maestro della superficie come Federer».

Wimbledon, 2007 – Finale

Nadal è sempre più a suo agio sull’erba e porta Federer al quinto set. Alla fine Roger si impone 7-6 4-6 7-6 2-6 6-2. Dopo aver vinto il quarto set Nadal mette sotto pressione Federer, che soffre oltre misura per mantenere la sua battuta all’inizio della quinta frazione. Poi, all’improvviso, il basilese ritrova le migliori sensazioni e va ad imporsi per la quinta volta di fila a Wimbledon, eguagliano il record di Bjorn Borg, presente in tribuna. «Oggi – ammette Roger – sono stato io il più fortunato. E raggiungere Borg significa moltissimo per me». Nadal confesserà anni dopo: «Quella sconfitta mi ha fatto malissimo. In quel momento ho pensato che non avrei più avuto la possibilità di vincere a Wimbledon».

Wimbledon, 2008 – Finale 

Lo svizzero e lo spagnolo si ritrovano in finale a Wimbledon per il terzo anno consecutivo. È una finale drammatica, terminata nell’oscurità dopo 6 ore e definita «la partita più bella della storia». La vince Nadal, che si impone 6-4 6-4 6-7 6-7 9-7. «È un disastro – commenta un delusissimo Federer -. È la sconfitta più dura della mia carriera. Ma è andata così e posso solo fare i complimenti a Rafa». «È impossibile descrivere a parole le emozioni che sto provando – confessa Nadal -. Per me era un sogno giocare su questo campo, immaginatevi vincere il torneo». Rafa impedisce così a Federer di conquistare il suo sesto Wimbledon di fila, al termine di una sfida che verrà addirittura trasformata in un documentario.

Australian Open, 2017 - Finale

Federer è al rientro dopo sei mesi di stop per un infortunio e compie l’ennesima magia della sua carriera: conquista il suo 18. Slam superando Nadal con il punteggio di 6-4 3-6 6-1 3-6 6-3. Nel quinto set Rafa ottiene subito il break, mentre Federer chiede l’intervento del medico. Sembra finita, per Roger, che trova invece le risorse per andare a vince il suo Slam più improbabile. Voglio congratularmi con Nadal per la sua splendida partita - afferma Federer - quando ci siamo visti 4-5 mesi fa non avremmo mai pensato di potere essere qui in finale, mi andava bene anche perdere oggi, era già straordinario essere qui. Nel tennis non esiste il pareggio ma oggi lo avrei accettato volentieri.

Wimbledon, 2019 – Semifinale 

I due ancora non lo sanno, ma sta per finire una storia iniziata quindici anni prima. L’ultimo incontro ufficiale lo vince Federer, in quattro set: 7-6 1-6 6-3 6-4. «Sono felice – ammette Federer – perché è sempre bello affrontare Rafa qui a Wimbledon». Non si ritrovavano a Church Road dalla famosissima finale del 2008: stavolta Roger si impone con una certa facilità”. «Roger ha giocato un po’ meglio di me: io sono cresciuto nelle fasi finali dell’incontro, ma era troppo tardi», spiega Nadal.

In questo articolo: