Tennis

Tra assenze illustri e dubbi, lo US Open è apertissimo

L’ultimo Grande Slam stagionale al via lunedì senza Novak Djokovic e Alexander Zverev - Rafael Nadal può tornare numero 1 al mondo, ma i soliti guai fisici non lo lasciano tranquillo - Intanto Daniil Medvedev punta al bis: «Mi sono preparato al meglio nelle ultime tre settimane»
© KEYSTONE (AP)
Flavio Viglezio
26.08.2022 06:00

È bastato un video di una quindicina di secondi, pubblicato su Instagram, per mandare in estasi i tifosi di Roger Federer.  Il Maestro ha ripreso ad allenarsi e – come annunciato – tornerà per la Laver Cup di fine settembre. Non sarà l’unico big costretto a rinunciare agli US Open – ultimo Grande Slam stagionale – in programma a partire da lunedì. Mancherà il numero 2 della classifica mondiale, il tedesco Alexander Zverev, ancora alle prese con il brutto infortunio alla caviglia subito al Roland Garros.

Nessuna possibilità

Non ci sarà nemmeno Novak Djokovic. Il serbo – che non intende vaccinarsi contro il coronavirus – non può entrare sul territorio americano. Negli scorsi giorni per l’ex numero 1 al mondo si era riaccesa la fiammella della speranza: il CDC - il centro di controllo e di prevenzione delle malattie statunitense – sembrava sul punto di allentare le misure. Nell’ultimo aggiornamento sulle linee guida per i viaggi internazionali arrivato nelle scorse ore, però, è ancora esplicita la richiesta di vaccinazione per entrare negli Stati Uniti. «Purtroppo – ha commentato Nole – non potrò recarmi a New York. Buona fortuna ai miei colleghi giocatori! Mi manterrò in forma in attesa di poter riprendere la competizione». 

Il doppio obiettivo di Rafa

Assente dodici mesi fa per gli ormai noti problemi congeniti ad un piede, quest’anno Rafael Nadal ci sarà. Rimane da vedere in quali condizioni fisiche. Dopo aver rinunciato al Masters 1000 di Montréal «per un piccolo problema fisico», lo spagnolo è stato eliminato da Borna Coric – futuro vincitore del torneo – nei sedicesimi di finale del torneo di Cincinnati. Vincitore dei primi due Grandi Slam stagionali – a Melbourne e a Parigi – a New York il maiorchino sarà motivatissimo. Non solo per la possibilità di conquistare il suo 23. Major, ma anche per l’opportunità di tornare ad essere il numero 1 al mondo. «Significa molto per me – ha affermato Rafa – tornare ad avere la possibilità di diventare numero 1 del mondo. Sicuramente, è qualcosa che non avrei mai pensato sarebbe potuto ricapitare. In ogni caso, il mio unico pensiero è rimanere in salute e giocare solamente gli eventi che ho nella mia programmazione. Non disputerò più tornei di quanti il mio corpo me ne permetta di giocare».

A caccia del bis

Molto dipenderà da ciò che riuscirà a fare Daniil Medvedev, il vincitore della passata edizione. Il russo numero 1 della classifica ATP a Cincinnati ha subìto in semifinale la legge di Stefanos Tsitsipas, ma è arrivato a Flushing Meadows deciso a vendere carissima la pelle: «Spero di potere vivere ancora grandi momenti in questo finale di stagione – ha confidato Medvedev – partendo dallo US Open. Non so se non aver giocato Wimbledon potrà aiutarmi a New York in termini di energie conservate, spero però che sia così. Mi sono preparato al meglio, ho avuto tre ottime settimane di lavoro specifico per lo US Open e per il finale di stagione».

L’ultima di Serena

Il torneo scatterà insomma senza un grandissimo favorito e la lotta per il titolo si annuncia apertissima. Sono parecchi i giocatori che sognano di trionfare nella finale prevista l’11 settembre: da Tsitsipas a Alcaraz, da Ruud a Auger-Aliassime, da Sinner a Berrettini.

In campo femminile il pubblico newyorkese vibrerà invece per l’ultima apparizione di Serena Williams, che dopo gli US Open metterà fine alla sua incredibile carriera. A 40 anni, dopo 23 titoli del Grande Slam, l’americana darà l’addio al tennis. E poco importa se le sue possibilità di andare lontano in un torneo che ha già vinto sei volte sono minime. Serena ha scritto la storia del tennis femminile degli ultimi 20 anni.