Calcio e politica

«Tre club vodesi in Super League? È un piccolo trionfo sportivo per il nostro cantone»

La presidente del Consiglio di Stato vodese Christelle Luisier Brodard commenta l'exploit di Yverdon, Losanna e Stade Losanna-Ouchy: «Ora dovremo fronteggiare delle importanti sfide a livello logistico e di sicurezza»
Le celebrazioni dello Stade Losanna. © KEYSTONE / JEAN-CHRISTOPHE BOTT
Nicola Martinetti
08.06.2023 22:45

Una sicurezza da gestire

Il quadro, insomma, è idilliaco. Di quelli pieni di colore, con pennellate decise e sicure. Tuttavia, in riva al Lemano le sfide non mancano. A partire da quelle legate alla sicurezza, con ora tre società di Super League da gestire, assieme a una di Challenge League (lo Stade Nyonnais) e una nella National League di hockey (l’HC Losanna). «Non sarà semplice, dato che ogni incontro casalingo richiede all’incirca 150 poliziotti in grado di garantire l’ordine - prosegue Luisier Brodard -. Assieme al mio collega, il consigliere di Stato Vassilis Venizelos (a capo del Dipartimento della Gioventù, dell’Ambiente e della Sicurezza, ndr) lavoriamo già da mesi a delle possibili soluzioni, congiuntamente alle federazioni calcistiche e hockeistiche. A breve termine verranno sicuramente adottati degli accorgimenti immediati, come l’evitare ad esempio che tutti i club disputino degli incontri casalinghi nel medesimo weekend di campionato. Per le soluzioni a medio-lungo termine, invece, attendiamo l’esito delle iniziative prese dalle autorità competenti». Come, lo ricordiamo, quella denominata «Biglietto+».

Noi come governo stiamo più che altro cercando di facilitare le discussioni tra le varie parti, con un ruolo di "buon ufficio". Il quadro comunque è piuttosto chiaro: l’Yverdon dovrà disputare i suoi primi tre incontri casalinghi in un altro stadio

Il rebus Yverdon

L’altro grattacapo che attualmente accentra le attenzioni delle autorità, è invece la questione legata allo stadio Municipal di Yverdon. «Effettivamente, come noto, il club del presidente Mario Di Pietrantonio dovrà pazientare fino al termine di settembre prima di poter disputare i suoi impegni casalinghi nella sua abituale dimora. Questo perché nelle prossime settimane verranno effettuati dei lavori al fine di rendere lo stadio a norma per la Super League» ci spiega la presidente del Consiglio di Stato vodese. Insomma, i due club di Losanna - tra la nuova Tuilière e la vecchia Pontaise, a oggi giudicata idonea - sono già pronti a tuffarsi nella nuova avventura. L’Yverdon un pochino meno. «Ma ci stiamo lavorando - rassicura Luisier Brodard -. Anzi, il club ci sta lavorando. Noi come governo stiamo più che altro cercando di facilitare le discussioni tra le varie parti, con un ruolo di "buon ufficio". Il quadro comunque è piuttosto chiaro: l’Yverdon dovrà disputare i suoi primi tre incontri casalinghi in un altro stadio. Come noto, la pista principale è Sion. Ma sul tavolo vi sono anche altre ipotesi, come lo stesso Stade de la Tuilière, Neuchâtel e Berna. Vedremo, le discussioni sono ovviamente ancora in corso, ma a breve giro di posta andrà trovata una soluzione».

Infine, un piccolo pensiero rivolto al FC Sion da parte di una politica sì attiva nel panorama vodese, ma anche nata e cresciuta nel canton Vallese. «Gioiamo per le nostre promozioni, ma al tempo stesso, da romanda, mi spiace vedere un’altra realtà dover fare un passo indietro. So quanto il Sion sia importante in Vallese, mio papà ne era un grande appassionato. Mi auguro che possano presto risollevarsi».

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