Calcio

Tre posti in più a Euro 2024, ma per chi?

La UEFA si appresta a benedire l’allargamento delle rose per il torneo in Germania: si passerà da 23 a 26 giocatori, come negli ultimi due grandi tornei - In casa Svizzera sperano in molti, a partire dal bianconero Uran Bislimi - Il 17 maggio i nomi del ct Murat Yakin, che in Qatar si era scottato con i terzini
© KEYSTONE / PETER KLAUNZER
Massimo Solari
25.04.2024 21:00

Alla fine l’hanno spuntata Gareth Southgate e Luciano Spalletti. O ancora Ronald Koeman. Mentre gli scettici Didier Deschamps e Julian Nagelsmann dovranno accettare il provvedimento. E Murat Yakin? Probabilmente è tra i commissari tecnici che sorridono. Perché all’allargamento delle rose, da 23 a 26 giocatori, si era detto favorevole già per i Mondiali del 2022. Sì, sarà così anche all’Europeo di quest’estate. Si attende solo il benestare del Comitato esecutivo della UEFA, atteso a ore. Dopodiché i selezionatori potranno iniziare a ragionare sulle tre caselle in più da riempire. Sull’utilità di un profilo rispetto a un altro. Da parte loro, 72 giocatori otterranno in extremis un biglietto per il torneo programmato in Germania. Già, ma chi spera in casa rossocrociata?

Tre o quattro portieri?

È utile ragionare per esclusione. Nel senso di escludere coloro che sono praticamente certi di figurare sulla lista del ct elvetico. Salvo sorprese o infortuni, sono in 20. Tre portieri: Sommer, Kobel, Mvogo. Sei difensori: Akanji, Elvedi,Schär, Rodriguez, Widmer, Garcia. Quattro centrocampisti centrali: Xhaka, Freuler, Zakaria, Aebischer. Tre esterni: Ndoye, Steffen, Vargas. Quattro attaccanti: Embolo, Amdouni, Okafor, Shaqiri. Ne restano sei. E il modulo su cui ragionare è il 3-5-2 (o 3-4-3), oramai prescelto da Yakin per il suo secondo grande torneo. Il primo, in Qatar, aveva già permesso al tecnico di stilare una lista con 26 nomi. C’è un precedente, insomma, anche se le coordinate di partenza dovrebbero essere diverse. Per dire: ai Mondiali del 2022 si preferì convocare quattro portieri, complici i problemi alla caviglia di Sommer. Farlo di nuovo avrebbe poco senso. Di più: a Doha Yakin aveva pagato a caro prezzo l’assenza di terzini o esterni difensivi. Detto che i vari Ndoye, Steffen e Garcia sono considerati come quinti (e che oltre a Widmer anche Rodriguez potrebbe fungere da laterale), è immaginabile che il lotto di difensori venga consolidato con almeno altri due elementi: a destra Mbabu (Augsburg) sembra avvantaggiato su Fernandes (Mainz) e Lotomba (Nizza). Resta poi da capire se Yakin sceglierà uno tra Omeragic (Montpellier) e lo stimato Cömert (Nantes), oppure se opterà per entrambi.

Sierro o Jashari?

In mediana la concorrenza è forte. E i posti disponibili verosimilmente due. Certo, l’infortunio di Sow ha allargato leggermente le maglie. A contendersi la chiamata della Nazionale sono comunque in quattro e le quotazioni del bianconero Uran Bislimi sono in crescita. Yakin ama i giocatori in grado di ricoprire più ruoli e la duttilità del centrocampista del Lugano sposa appieno questa filosofia. Per tacere delle statistiche del 24.enne renano - già allenato dal ct allo Sciaffusa - che in questa stagione ha contabilizzato 7 reti e 7 assist. Ci credono, ma con meno chance di riuscita, Rieder (appena rientrato da un lungo infortunio al Rennes) e Kasami (Sampdoria). Quali alternative di Xhaka si battono poi per una maglia Sierro - capitano e protagonista con il Tolosa in Ligue 1 - e Jashari, presente ai Mondiali del 2022 e pronto a lasciare Lucerna per abbracciare il Bruges.

Monteiro ce la farà?

L’attacco offre l’ultimo posto, magari due qualora i difensori di ruolo finissero per essere otto e non nove. Le variabili non mancano, a partire dallo stato di forma di Embolo. Ma a fare la differenza, più che la volontà del commissario tecnico, potrebbe essere la procedura di naturalizzazione di Monteiro. Al bomber dello Young Boys - 12 reti in Super League - rimane da sostenere l’esame finale dei servizi comunali. Già, peccato che lo stesso non potrà essere svolto prima di fine maggio-inizio giugno. Ebbene, Yakin annuncerà i nomi dei convocati a Euro 2024 prima. Il 17 maggio per la precisione. Per la lista definitiva da consegnare alla UEFA ci sarà però tempo sino al 7 giugno. Il che potrebbe favorire la selezione di Monteiro. In caso contrario il curriculum vitae di Zeqiri, punta del Genk, appare più convincente rispetto a quelli di Seferovic (9 reti con l’Al-Wasl, prima forza del campionato emiratino) e Itten (YB).

I 25 campioni di Mancini

Le rose allargate, suggerivamo, erano state concesse già a Euro 2020 e Qatar 2022. Ma, a conti fatti, in che modo si sono riflesse sulle strategie degli staff tecnici? In occasione della rassegna continentale itinerante, disputata nel 2021 a causa della pandemia, Vladimir Petkovic schierò 20 dei 26 giocatori del suo contingente: non scesero in campo Kobel, Mvogo, Lotomba, Omeragic, Cömert e Fernandes. Curiosità: l’Italia di Roberto Mancini si laureò campione d’Europa concedendo minuti di gioco a 25 elementi su 26, più di ogni altra nazionale. All’ultima Coppa del Mondo Yakin aveva per contro gettato nella mischia tutti i giocatori di movimento, Kobel tra i pali contro la Serbia, rinunciando unicamente ai portieri Omlin e Köhn.

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