Formula Uno

Troppa noia con Verstappen, crollano le interazioni online

A causa del dominio assoluto del pilota olandese, e di conseguenza della scuderia austriaca, quest’anno il Circus ha registrato per la prima volta dal 2016 una diminuzione dell’interesse sui suoi profili social media
Questa stagione la Red Bull si è aggiudicata ogni Gran Premio, fatta eccezione per quello di Singapore, firmato Ferrari. © AP/Vincent Thian
Maddalena Buila
05.10.2023 00:00

La F1 piace e spopola. Soprattutto negli USA, soprattutto grazie a Netflix e Drive to survive. Tutto molto bello e assai risaputo. O per lo meno ne eravamo convinti fino all’anno scorso. Poi c’è stata la stagione 2023 e le cose sono cambiate. Inizialmente sembrava solamente una percezione diffusa, quella che il campionato in corso non fosse poi così seguito come quelli passati, poi è arrivata la conferma dei dati. Nello specifico, quelli pubblicati dall’interessante analisi di Buzz Radar. Una compagnia di social intelligence di Londra che si è sostanzialmente concentrata sull’evoluzione delle interazioni sui social media legate al Circus negli ultimi anni. Ancor più nello specifico, parliamo dell’intervallo temporale che va dal tramonto dell’era Ecclestone, terminata nel 2016, all’arrivo della nuova proprietà di Liberty Media. Tra il 2016 e il 2022, a livello di interazioni online, l’ascesa dell’interesse da parte del pubblico – soprattutto quello giovane e giovanissimo – è stata pari all’80%. Ebbene, se la F1 è piaciuta sempre di più fino a raggiungere lo stratosferico incremento di circa 14 milioni di nuovi follower nel 2021 – un vero e proprio boom che ha reso i canali social del Circus quelli con la crescita più rapida tra tutti i principali sport nel lasso di tempo considerato – oggi si parla di un disinteresse globale.

Troppa Red Bull

Ma a quanto ammonta questo crollo di interazioni sui social media? Dall’incremento delle conversazioni online pari al 92,4% del 2022, si è crollati del 70,2% quest’anno. Tradotto in termini assoluti, parliamo di un passaggio da 6,14 milioni di menzioni social della scorsa stagione a 1,83 milioni del 2023. Certo, i numeri non potevano d’altronde continuare ad aumentare all’infinito, ma sicuramente il Circus non si aspettava una diminuzione così drastica dell’interesse dei propri appassionati per il massimo campionato. La causa di questa débâcle online è piuttosto ovvia e fa rima con lo stradominio di Max Verstappen e della Red Bull. Questa stagione sono stati infatti pochissimi i Gran Premi veramente entusiasmanti che hanno lasciato spazio a battaglie mozzafiato per guadagnarsi il primo gradino del podio. La più bella è probabilmente stata la tappa di Singapore, quando a giocarsi il successo c’erano ben quattro piloti: Sainz (Ferrari) – poi laureatosi vincitore –, Norris (McLaren), Russell e Hamilton (Mercedes).

Fan infastiditi

Buzz Radar non si è però limitato ad analizzare solo i dati nudi e crudi, ma ha aggiunto al suo rapporto anche un’interessante analisi che ha preso in considerazione come i followers dei canali social media del Circus trattassero di F1 online. I risultati, va da sé, non sono confortanti nemmeno in questo caso. Le conversazioni positive in merito al massimo campionato delle quattro ruote sono infatti in netto calo, mentre in rialzo spiccano le interazioni online che addirittura sottolineano un senso di fastidio nei confronti della F1. A detta dei fan, ormai «le gare sono noiose e il loro esito prevedibile». Liberty Media ha fatto, e sta facendo, il possibile per evitare che il boom di popolarità del Circus si affievolisca: ha aumentato il numero di gare, ha valutato come ottima mossa di marketing quella di produrre Drive to survive e ha portato ulteriori tappe in America, il Paese che negli ultimi anni si è maggiormente innamorato di questo sport. Nonostante gli sforzi, la società di mass media a stelle e strisce ha comunque dovuto assistere inerme all’inevitabile. Se in pista non c’è equilibrio tra le scuderie, il pubblico ne risente. Per forza.