Un rientro alla grande per Michele Caverzasio

Tornare a gareggiare ad alti livelli a 53 anni. E non in una gara qualsiasi ma in una tra quelle ritenute più dure e massacranti. Stiamo parlando del triatleta luganese Michele Caverzasio, che dopo una carriera a buoni livelli negli anni giovanili nel circuito mondiale degli Ironman è tornato a mettersi in gioco e il 7 maggio sarà al via dell’IM St. George che sostituisce il Mondiale di Kona, annullato lo scorso anno per il COVID. Le distanze sono quelle canoniche: 3,8 km a nuoto 180 km in bici e 42,2 km di maratona.
Un rientro, quello di Caverzasio, che ha portato delle belle soddisfazioni. «Quest’anno ho avuto l’onore di essere inserito tra gli AWA GOLD. Questo significa che nella mia categoria risulto tra i migliori al mondo (1% di tutti i partecipanti)». Un risultato ottenuto grazie ai piazzamenti registrati lo scorso anno nelle prove di Nizza, Vichy e Mallorca. «Ho concluso tra la 10. e la 45. posizione con un miglior tempo di 11h22’36’’ ottenuto a Nizza. A Vichy ho quasi eguagliato questo risultato mentre a Mallorca il tempo finale è stato più alto a causa di un errore di segnalazione nella tratta in bici che ci ha portato a compiere 20 km oltre il previsto».
Tanti chilometri accumulati
Ora la concentrazione è però rivolta al Mondiale di St. George: «Arrivo ben preparato e quindi con la possibilità di fare bene. In questi ultimi mesi ho accumulato tanti chilometri allenandomi circa 18 ore la settimana e ritagliandomi il tempo tra i vari impegni. In genere vado a nuotare il mattino presto, mentre la corsa cerco di inserirla nella pausa sul mezzogiorno. I “lunghi” in bicicletta così come i “combinati” (bici+corsa), li svolgo invece di regola durante il weekend». Michele Caverzasio lavora come gestore immobiliare, un’attività che a volte può creare qualche piccolo grattacapo «ed è per questo che ci tengo a ritagliarmi dei momenti tutti per me dove i problemi trovano spesso anche una soluzione».
Ottenere lo status di AWA GOLD, introdotto nel circuito Ironman solo da alcuni anni, comporta diverse agevolazioni per chi ne fa parte. «È vero - ammette l’atleta di Aldesago - Possiamo ad esempio avere dei posti speciali in partenza, così come un set di materiali tecnici, ma ciò che per me sarà interessante è l’invito a una cerimonia con la presenza di Marc Allen, Dave Scott e altri grandi atleti e star del passato. Inoltre ho diritto, appunto, a prendere parte a questo Mondiale anche senza avere staccato la “slot” come di regola avviene”. Una sfida importante quella di St. George che vedrà al via tutti i maggiori interpreti della triplice disciplina nella distanza Ironman. Tra questi, in campo femminile, anche la nostra Daniela Ryf, che dopo essersi imposta già in quattro occasioni cercherà una nuova affermazione. Molto aperta, invece, la gara in campo maschile dove mancherà Jan Frodeno, l’atleta più rappresentativo e plurivincitore alle Hawaii, assente a causa di un infortunio al tendine d’Achille. «Poter gareggiare in questo contesto sarà sicuramente una grande esperienza, anche a livello umano - ammette Caverzasio - . È sempre stato così nell’ambito di questi Ironman dove si crea, tra atleti, un ambiente particolare e straordinario di reciproco rispetto e sostegno».
Livello molto alto
Il livello sarà del resto molto alto anche tra gli «age group», essendoci parecchi atleti che arrivano con una preparazione quasi professionistica. «Per me sarebbe quindi una soddisfazione riuscire a chiudere tra i primi quindici di categoria tra gli M50-54 ponendomi un tempo finale di circa 10h30’, anche se il primo obiettivo, quello di essere al via, è già stato raggiunto. In passato ho avuto dei problemi dovendomi operare al tendine d’Achille e alla cartilagine del ginocchio, acciacchi che ora per mia fortuna sono solo un ricordo. Ecco, questa è in definitiva la soddisfazione più grande: poter essere ancora al via di un Mondiale di Ironman in una forma fisica eccellente».