Formula Uno

«Una corsa ruota a ruota»

Dopo due anni di pausa il Mondiale torna sul circuito di Montréal e lo fa con una classifica che sorride ai piloti della Red Bull – Rosanna Tennant, giornalista alla BBC e ambasciatrice della FIA: «La Ferrari non è ancora fuori dai giochi e la Mercedes potrebbe sbloccarsi»
L’olandese Max Verstappen (Red Bull) si è imposto in quattro degli ultimi cinque Gran Premi arrivando a quota 150 punti in classifica. © AP/Hamad Mohammed
Maddalena Buila
17.06.2022 17:57

Dopo due anni di pausa, si torna a correre a Montréal. Su quel circuito che nacque nel 1978 e in cui, quell’anno, vinse il ferrarista Gilles Villeneuve, a cui adesso il tracciato è dedicato. Siamo alla nona prova del Mondiale sulle 22 totali e, a guardare tutti dall’alto verso il basso nella classifica piloti, c’è l’olandese Max Verstappen. Il campione della Red Bull, dopo la vittoria sul circuito di Baku, si è portato a quota 150 punti, staccando di 21 lunghezze il compagno di scuderia Sergio «Checo» Perez e di 34 il monegasco della Ferrari Charles Leclerc. Stando ai soli numeri, il Mondiale sembra più che mai aperto. Sì, è vero, i punti che separano i primi tre in classifica sono relativamente pochi, ma gli ultimi Gran Premi sono stati alquanto eloquenti.

Gli errori Ferrari

La scuderia del Cavallino, dopo una partenza col botto, ha iniziato a tremare. Prima in Spagna, con il ritiro prematuro al 28. giro di Charles Leclerc per un problema alla «power unit», poi a Monaco, per un errore strategico ai box sempre ai danni del monegasco, e per finire in Azerbaigian, con una totale débâcle: entrambe le vetture costrette al ritiro. Questioni di sfortuna o di mancata strategia? Lo abbiamo chiesto alla giornalista della BBC, e ambasciatrice della FIA, Rosanna Tennant. «Penso che la Ferrari sia stata sfortunata negli ultimi tempi: i problemi di affidabilità le sono costati cari in Spagna e a Baku e le scelte strategiche sbagliate hanno fatto la differenza a Monaco, presumibilmente dovute a un problema tecnico. Questo ha portato la Rossa a perdere diversi punti. Ma non dimentichiamoci anche alcuni errori di guida dei due piloti del Cavallino, soprattutto da parte dello spagnolo Carlos Sainz». Sfruttando i guai della Rossa, la Red Bull ha fatto incetta di punti. Prima con Perez a Montecarlo e poi con Verstappen a Baku. E domani, la lotta tra le due scuderie, potrebbe non svolgersi solo in pista. In seguito ai vari problemi riportati alla «power unit», la monoposto del Leclerc è già al cambio del terzo motore. E a partire dal quarto scattano le penalità: 10 posti sullo schieramento. A titolo di paragone, Max Verstappen ha gareggiato e vinto con un’unica «power unit».

L’interrogativo Mercedes

Il Mondiale, però, rimane ancora tutto da scrivere, come ci conferma Rosanna Tennant. «Finora abbiamo assistito a delle bellissime battaglie per aggiudicarsi la testa della gara e della classifica del Mondiale, tanto è vero che personalmente mi risulta difficile intravedere una scuderia che davvero stia dominando sulle avversarie quest’anno. Dopo i problemi di affidabilità della vettura ad inizio stagione, sembra che ora la Red Bull abbia capito la sua macchina e stia riuscendo a gestirla al meglio. Ciononostante, non escluderei ancora la Ferrari dai giochi, nonostante i recenti problemi che ha accusato. Ritengo inoltre ci sia ancora la possibilità che anche la Mercedes riesca a sbloccare le prestazioni della sua monoposto, risalendo la china».

A dare un colpo di mano alla squadra di Sir Lewis Hamilton, e non solo, è accorsa la FIA, dichiarando di stare adottando misure urgenti per ridurre il saltellamento delle monoposto che sta mettendo a dura prova i piloti, soprattutto il sette volte campione del mondo, che soffre di terribili mal di schiena. «Per diminuire l’intensità di questo fenomeno, in realtà basterebbe alzare di qualche millimetro la vettura - commenta Rosanna Tennant -, ma purtroppo la Mercedes non è stata progettata per funzionare in questo modo e quindi si sacrificherebbero di tanto le prestazioni».

Il circuito canadese

Torniamo alla gara di domani. Il Gran Premio del Canada è un circuito che non si fa mancare niente. Lunghi rettilinei (tre le zone DRS) e tante curve, anche strette. Chi potrebbe dunque fare bene a Montréal? «A mio modo di vedere, anche questo fine settimana in Canada ci saranno Red Bull e Ferrari là davanti – continua Tennant –. Il circuito è piuttosto corto (4,361 km, ndr), quindi è molto probabile che gli schieramenti saranno più ravvicinati. Spero sia una gara corsa ruota a ruota, soprattutto tra i momentanei protagonisti del campionato».

La Red Bull per consolidare la supremazia, la Ferrari per chiudere il gap in classifica. In Canada si prospetta un’altra grande battaglia anche se, a differenza di Verstappen, stavolta il Principino dovrà stare attendo a non richiedere troppo alla sua «ultima» «power unit».