Formula Uno

Un'Australia da sogno

Questo weekend il Circus fa tappa sul circuito di Melbourne, dove potrebbero cadere alcuni record – Andiamo alla scoperta di questo tracciato
Il circuito di Melbourne è lungo 5,278 chilometri, contiene 16 curve e prevede 58 giri. © Shutterstock
Maddalena Buila
29.03.2023 06:00

Sole, mare, surf, deserto, animali carini e tra i più velenosi al mondo. Ecco il cliché dell’Australia. Per qualche giorno all’anno, però, il Paese oceanico attira l’attenzione dei più sulla città di Melbourne, dove si svolge il GP di F1. Sarà il caso questo fine settimana, quando si terrà la 37. edizione. Andiamo dunque alla scoperta del famoso, nonché veloce e tecnico, circuito di Albert Park sottolineandone anche i fatti più bizzarri e particolari.

1. Un po’ di storia

La prima gara australiana si tenne nel 1985 ad Adelaide, per poi spostarsi nel 1996 a Melbourne, che questo weekend spegnerà 26 candeline. Nonostante sia stato spodestato dal trono di GP d’apertura nel 2019, nessun altro circuito è stato utilizzato tanto quanto questo per i debutti stagionali, per un totale di 22.

2. Il percorso

Forse in pochi sanno che la curva 4 dell’Albert Park esce dalle strade reali utilizzate dal circuito. Quando la Formula Uno non è in città, infatti, la svolta è un parcheggio per impianti sportivi. Ergo, meglio non lasciare la macchina lì quando si sta preparando la gara...

3. La spiaggia a due passi

Il tracciato australiano è particolarmente apprezzato dai tifosi anche perché si trova a due passi dalla spiaggia. Ci vogliono infatti circa 15 minuti dalla tribuna principale per raggiungere il mare.

4. La trasformazione

Per la maggior parte del tempo, l’Albert Park è un popolare spazio ricreativo locale con sentieri per passeggiate, aree picnic e strutture sportive. Il circuito temporaneo viene montato circa sei settimane prima del weekend di gare e smontato nuovamente un mesetto dopo. Un compito non indifferente, che richiede circa 300.000 ore di lavoro.

5. Gli spettatori in loco

L’affluenza media registrata negli ultimi anni è stata di 300.000 spettatori, un numero che ha reso la tappa australiana una delle gare più seguite. Nel 2022, dopo due anni di stop pandemico, il circuito ha centrato la cifra record di 400.000 fan presenti.

6. Gli eroi di casa

Sebbene il Paese oceanico abbia sfornato grandi piloti di F1, nessuno di loro è mai salito sul podio dell’evento di casa. Daniel Ricciardo ha tagliato il traguardo per secondo nel 2014, vero, per poi però essere squalificato per un’irregolarità sulla sua vettura. Siamo poco propensi a pensare che il pilota della McLaren Oscar Piastri, unico australiano in griglia, possa cambiare la situazione questo weekend.

7. Il contratto

Le estensioni del contratto del GP Aussie sono state parecchie negli ultimi tempi. Nel 2019 è stato prolungato fino al 2025, per poi allungarlo nuovamente, decidendo di tenerlo in calendario almeno fino al 2035. Sei mesi dopo la rettifica: si correrà in Australia fino al 2037.

8. I record

Il pilota più vincente è Michael Schumacher: 4 vittorie (2000-2002, 2004), seguito da Button e Vettel a quota 3. Il team che ha collezionato il maggior numero di successi è invece la McLaren, che ne ha centrati 11. Nell’era power unit hanno però vinto solo Mercedes (2014-2016, 2019) e Ferrari (2017, 2018, 2022).

9. I primati raggiungibili

Il primato delle pole position appartiene a Lewis Hamilton, a quota 8, seguito da Senna, 6. Il britannico potrebbe però diventare il primo pilota della storia a conquistare 9 pole sullo stesso circuito. Un record per ora detenuto a pari merito dallo stesso pilota della Mercedes (Melbourne e Hungaroring), Senna (Imola) e Schumacher (Suzuka). Anche Max Verstappen potrebbe mettere un nuovo sigillo nel libro dei grandi traguardi. In caso di podio, raggiungerebbe infatti Senna a 80 podi in carriera. Gli unici piloti finiti tra i primi tre con tre vetture diverse sono invece Alonso (Renault, McLaren e Ferrari) e Räikkönen (McLaren, Ferrari e Lotus). Lo spagnolo potrebbe però superare il finlandese in caso di podio con la sua Aston Martin.

10. Il taboo della Red Bull

La Red Bull spera invece di spezzare il taboo di Melbourne, dove non ha mai vinto nell’era PU. In caso di doppietta centrerebbe uno storico tris dopo Sakhir e Jeddah.