Unihockey: dopo 20 anni d'attesa, la Svizzera torna d'oro

Dopo una prova sontuosa, la Svizzera si è laureata nuova campionessa del mondo di unihockey. Le rossocrociate si sono messe al collo la medaglia d’oro dopo aver battuto in finale, a Ostrava, la Cechia, padrona di casa. Le elvetiche hanno avuto la meglio sulle organizzatrici della manifestazione mondiale imponendosi con il risultato di 2 a 0, tornando così sul tetto del mondo dopo 20 anni dall’ultima volta.

Già, era il 2005 quando le rossocrociate conquistarono il loro primo trono mondiale da quando venne creato il Campionato mondiale femminile nel 1997. Il giorno dopo la storica vittoria in semifinale per 6 a 3 contro l’imbattibile Svezia, la squadra di Oscar Lundin ha compiuto un'altra impresa battendo le ceche. Ceche a cui le statistiche strizzavano un occhio, dato che non avevano dato scampo alle rossocrociate nell’incontro tre le due nazionali durante la fase a gironi. A questo giro, invece, la Svizzera ha fatto la voce grossa.

In realtà il match è stato a lungo molto sofferto per le elvetiche, brave a portarsi in vantaggio con una conclusione partita dal bastone di Céline Stettler, che ha trovato la rete al 13’, con un tiro accompagnato. La portiera ceca non è stata impeccabile in quell'occasione, e sicuramente si ricorderà di quella pallina finita in gol per diverso tempo.

È stata una grande prova difensiva, accennavamo poc’anzi, per la Svizzera. Le ceche hanno infatti spinto per tutta la partita per trovare il pareggio, ma sono state sistematicamente ostacolate dalla portiera svizzera Lara Heini. Elvetiche sono si sono dimostrate eroiche nel resistere alla pressione delle padrone di casa, prima di blindare la vittoria grazie a una rete a porta vuota a 38 secondi dalla sirena finale, firmata dalla capitana Isabelle Gerig.

Questa edizione della Coppa del Mondo permette alle svizzere di riparare all’affronto subito due anni fa a Singapore, quando non raggiunsero il podio per la prima volta dal 2011. Il torneo ceco sarà ricordato anche come quello in cui le stesse rossocrociate hanno messo fine all’egemonia svedese. Anche le scandinave, campionesse del mondo in carica, non sono state all’altezza di questa straordinaria Svizzera.