Verso l’anno nuovo con ambizione sognando il ritorno in Seconda Lega

È arrivato il momento di fermarsi: quelle del fine settimana appena trascorso, dalla Seconda Lega in giù, sono state infatti le ultime partite del 2022. Basta fatiche, gioie o delusioni, almeno per qualche mese. La prima parte della stagione è stata consegnata agli archivi e per il presidente della sezione tecnica della Federazione Ticinese di calcio «è stata un’andata positiva sotto tutti i punti di vista». Il giudizio, per Silvano Beretta, è estremamente buono. Ultimo giro dei campi, anche per il dirigente della FTC, che domenica ha seguito con piacere la Losone Sportiva. Un’ottima partita – ci ha riferito Beretta – e allora ci concentriamo proprio sulla squadra sopracenerina e sul Gruppo 2 di Terza Lega. Salutiamo Silvano Beretta e ci facciamo aiutare da Damiano Cossi, direttore sportivo proprio della Losone Sportiva, vittoriosa per 4-0 contro la Pro Daro. «La stagione per noi non è iniziata benissimo, l’idea era di confermare l’ottimo campionato dello scorso anno, ma abbiamo avuto qualche difficoltà. Con il passare delle partite ci siamo ripresi e devo dire che la distanza tra noi e le altre non è così grande». Cossi ci spiega che la squadra losonese se l’è giocata con tutti. «Il proposito è di migliorare, anche perché la nostra è una rosa estremamente giovane. Puntiamo alla crescita dei nostri ragazzi e nel cammino dobbiamo mettere in conto qualche battuta d’arresto e qualche errore imputabile all’inesperienza». L’obiettivo, inutile nasconderlo, è tornare nella classe regina del calcio regionale, la Seconda Lega. «Da noi l’infrastruttura è ottima, con i giocatori che sono messi nelle migliori condizioni. È un percorso non semplice, ma vogliamo riguadagnare la categoria che ci compete. Senza fretta, puntando sui ragazzi del posto, facendoli crescere e formandoli». E in effetti, spulciando la rosa, l’età media è attorno ai 23 anni. «Alla base c’è il divertimento, vogliamo che i nostri calciatori giochino in un contesto piacevole in cui fare la cosa più bella del mondo: giocare a pallone».
Chi bazzica il calcio nostrano si sarà imbattuto in Damiano Cossi, un tempo team manager del Locarno in Challenge League, in seguito con diversi ruoli, dall’allenatore a più livelli al ruolo di direttore sportivo. «Se sono rimasto nell’ambiente è proprio perché si è deciso di puntare sui giovani, senza troppi isterismi, mettendo a volte anche da parte il risultato. In passato ho vinto da allenatore con gli allievi A della Losone Sportiva e oggi è per me motivo d’orgoglio vedere in campo negli attivi tanti di quei ragazzi». Serietà. Forza del gruppo. Lavoro. Sono questi i pilastri su cui – ci dice Cossi – si fonda la squadra. Oggi la Losone Sportiva si trova al sesto posto, con cinque lunghezze di distanza dal secondo posto in un campionato fin qui dominato dal Tenero-Contra (primo e imbattuto dopo tredici partite).
Ma qual è il livello del campionato? «Alto, altissimo. In Terza ci sono tanti giocatori fuori categoria e la prova ce la sta dando il Locarno. La formazione di Frigomosca lo scorso anno ha faticato a vincere, oggi domina in Seconda. Chi mi ha impressionato? Cito il Tenero capolista che sta lavorando molto bene e il Ravecchia che per qualità ed esperienza è forse la rosa più forte nel nostro gruppo». Con lui, grande conoscitore del calcio ticinese, affrontiamo un’altra tematica: oggi è più difficile allestire una rosa? «Sì e no. Non è semplice, devo dirlo, ma ultimamente noi ci presentiamo spiegando la nostra filosofia. Non ci sono soldi, dobbiamo conquistare i ragazzi con la forza delle idee. Sono molto felice di poter affermare che sta andando molto bene ed è motivo di grande soddisfazione per noi. E aggiungo: si sta creando un bel passaparola e in molti ci chiamano per potersi aggregare alla nostra squadra». Anche per Damiano Cossi della Losone Sportiva domenica è stata l’ultima volta in cui poter assaporare l’odore dell’erba. Appuntamento nel 2023, con rinnovato entusiasmo e voglia di stupire.