Vincenzo Nibali ha vinto il Giro d'Italia

TORINO - Domenica scorsa, dopo la cronoscalata all'Alpe di Siusi, le possibilità di vittoria nella 99.esima edizione del Giro d'Italia di Vincenzo Nibali sembravano pressoché nulle. Già in ritardo in classifica sul leader a sorpresa, Steven Kruijswijk, e autore di una prova mediocre - forse la sua peggiore in questo tipo di esercizio - il ciclista italiano si trovava a quasi tre minuti dall'olandese in classifica, terzo.
Poi però, nelle ultime due tappe di montagna, precedenti alla passerella finale di oggi, sono successe alcune cose che hanno reso possibile una delle rimonte più straordinare nella storia di questo sport, complice un pizzico di fortuna, una grande strategia di squadra, gambe ritrovare e una classe immensa.
Innanzitutto, Kruijswijk è caduto in discesa nelle 19.esima tappa, venerdì, andando a sbattere sulla neve riportata al lato della strada, cosa che l'ha di fatto tagliato fuori dai giochi per la vittoria. Nibali invece, con le gambe ritrovate dopo la pessima cronoscalata, è riuscito ad andare a vincere la tappa, staccando inoltre la nuova maglia rosa, il colombiano Chaves, e riducendo il suo distacco a 44 secondi in generale.
Il giorno seguente la fatica sembrava farla da sovrana, ma sull'ultima salita Nibali, in progressione, è riuscito a togliersi dalla ruota Chaves e a colmare il divario che li divideva in classifica, anche con un certo agio. Decisiva in entrambi i casi anche l'ottima strategia della sua squadra, l'Astana. Sia venerdì che sabato due compagni di Nibali che si trovavano in fuga - Scarponi e Kangert, rispettivamente - hanno aspettato il capitano e hanno dato una decisa "trenata" nel momento decisivo, tagliando le gambe agli avversari.
Per Nibali, che vive a Lugano, si tratta della seconda vittoria al Giro, dopo quella del 2013. Al secondo posto ha concluso il colombiano Chaves, autore di una splendida intervista tutta sorrisi ieri, malgrado avesse appena perso le chances di vittoria finale, e terzo lo spagnolo Alejandro Valverde. Quarto, e grande beffato di questa edizione, Steven Kruijswijk, che malgrado il capitombolo e la rottura di una costola ha cercato di tenere duro sino alla fine.
L'ultima tappa (Cuneo-Torino) era ancora in corso, ma i tempi sono stati presi al primo passaggio sul traguardo finale a causa dell'incertezza meteo, cosa che ha sancito anzitempo il trionfo del corridore italiano. La tappa è poi stata vinta in volata dal tedesco Nikias Arndt, dopo che Giacomo Nizzolo è stato penalizzato.