Calcio

«Vogliamo chiudere in bellezza e tornare ancora più forti a gennaio»

Questa sera il Bellinzona sarà impegnato sul campo dello Sciaffusa per l'ultima partita di Challenge League prima della pausa, ne parliamo in compagnia di Dragan Mihajlović
Dragan Mihajlović indossa la maglia granata dal 26 agosto 2022. © CdT/Gabriele Putzu
Maddalena Buila
25.11.2022 06:00

Questa sera il Bellinzona sarà impegnato in trasferta sul campo dello Sciaffusa per l’ultima partita di Challenge League prima della pausa invernale. Abbiamo analizzato la prima metà della stagione granata in compagnia del capitano Dragan Mihajlović.

Dragan, siete pronti per questo ultimo match prima della pausa invernale?

«Siamo più che pronti. Abbiamo preparato molto bene questo incontro perché vogliamo terminare al meglio questo 2022. Inoltre vogliamo vincere per rifarci dopo la sconfitta rimediata in casa in occasione dell’ultimo match (perso 3-1 al cospetto del Thun, ndr). In poche parole, non vediamo l’ora di scendere in campo».

In un battito di ciglia siamo già arrivati a metà stagione. Che lettura dai a questi ultimi quattro mesi abbondanti?

«Questa prima metà di stagione ci ha mostrato le nostre forze così come i punti su cui c’è ancora spazio per migliorare. Di positivo c’è sicuramente la nostra capacità di poter battere chiunque e lo abbiamo dimostrato. Mentre per quanto riguardi gli aspetti negativi, beh, ritengo saremo abbastanza intelligenti per analizzarli a fondo e porvi rimedio durante questi mesi di pausa, così da poter ricominciare il 2023 nel migliore dei modi. Credo lavoreremo bene e ricominceremo col piglio giusto, perché la potenzialità del Bellinzona è da alta classifica».

Quali sono, concretamente, gli aspetti negativi del Bellinzona emersi in questa prima metà di stagione?

«Abbiamo pagato un po’ il fatto di non aver potuto fare un’adeguata preparazione quest’estate. Una situazione creatasi perché tanti giocatori sono arrivati in un secondo tempo. Inoltre siamo partiti sotto la guida di mister Sesa, per poi ricominciare da capo con un altro allenatore e preparatore atletico. Non sono condizioni esattamente ideali per iniziare il campionato. Spero che a gennaio le cose vadano diversamente, ma sono convito che sarà così. Faremo una bella preparazione perché la affronteremo da gruppo coeso e unito, i cui elementi si conoscono bene. Credo apriremo al meglio il 2023».

Come analizzeresti invece le tue prestazioni da quando sei arrivato al Comunale?

«Positivamente. Sono stato uno di quei giocatori arrivati senza aver preso parte alla preparazione estiva, ciononostante sono riuscito subito a mettermi a disposizione e a giocare da titolare. Inizialmente come terzino, poi come centrocampista. In questo ruolo mi sono trovato decisamente meglio, realizzando anche assist e reti. Più in generale posso dire di essere contento per quello che ho dato alla squadra. Sfrutterò la preparazione di gennaio per migliorarmi anche sul piano individuale».

Il Bellinzona al momento occupa la 6. posizione in classifica. Qualora stasera dovesse arrivare una sconfitta rischiereste di perdere il treno delle migliori. È una partita cruciale, per di più dato che è l’ultima del 2022?

«In realtà viviamo tutte le partite allo stesso modo. È un campionato equilibrato e noi dobbiamo giocare ogni incontro come se fosse una finale. La classifica non mi spaventa più di quel tanto, perché abbiamo visto quanto possa velocemente mutare nel giro di tre o quattro turni. Pensiamo al Neuchâtel Xamax prima solo in fondo alla classifica e ora vicino alla penultima. E la stessa cosa succede davanti: Losanna, Wil, Losanna-Ouchy, hanno tutte perso punti qua e là».

In questi giorni chi dice calcio dice Mondiale. Lo seguono con attenzione anche i giocatori del Bellinzona?

«Certo. Guardiamo le partite e ne parliamo, spesso anche scherzando tra noi. È stato il caso per il match perso da Messi e compagni. Avendo degli argentini in squadra si è scherzato un po’ (ride, ndr)».

Chi vince il Mondiale secondo Dragan Mihajlović?

«Difficile dirlo. Le prime partite sono state strane. Mi è piaciuta la Spagna, ma forse vorrei vincesse l’Argentina, per Messi. Spererei nella Serbia, ma la vedo difficile (ride, ndr). È vero, abbiamo una bella squadra, ma spesso la Serbia si presenta con una rosa forte e poi però fa cilecca (altra risata, ndr)».