Volley Lugano, c'è tanta America per coach «Apo»

L’estate è appena cominciata, all’inizio del campionato 2025-26 mancano tre mesi e mezzo, ma il Volley Lugano è praticamente fatto. «Il mercato è chiuso, la squadra è al completo», ci conferma il direttore sportivo Gianbattista Toma. Resta da annunciare il nome della nuova opposta, ma un’anticipazione ci è concessa: «Anche lei sarà americana». Anche lei, sì, perché dagli Stati Uniti arrivano pure la palleggiatrice Rebecca Rocassin, la schiacciatrice Ava Palm e la centrale Taylor Pannell. Tre ragazze del 2002, appena uscite dall’università. La loro connazionale «misteriosa», invece, ha già dei trascorsi da «pro». Ma a portare esperienza sarà soprattutto l’ala 33.enne Marta Hurst, già capitana della nazionale portoghese. «In una squadra giovane, serviva un profilo come il suo per far quadrare il cerchio», dice Toma. «Marta ha giocato in campionati di alto livello – Spagna, Italia, Germania, Ungheria – e potrà darci quella tranquillità che un po’ ci è mancata l’anno scorso».
Strategie di mercato
Sarà dunque un Lugano prevalentemente a «stelle e strisce» quello che debutterà il 12 ottobre a Neuchâtel. «Con i noti problemi in Russia e l’aumento delle straniere nel campionato giapponese, il mercato europeo si è fatto più difficile», afferma il ds bianconero. «Consapevoli che i prezzi sono destinati a lievitare, abbiamo deciso di giocare d’anticipo su realtà come la Serie A2 italiana o la Grecia, che hanno finito la stagione più tardi di noi. Negli USA il nostro club si è fatto un buon nome: le due americane che erano con noi l’anno scorso, Hayward e Armer, hanno potuto mettersi in mostra per poi firmare a Neuchâtel e in Germania. Abbiamo un bel feeling con i procuratori che operano oltre oceano, tutti sanno che Lugano può essere un’ottima rampa di lancio. Cambiare straniere ogni anno è una sfida, ma ormai siamo vaccinati. Siamo convinti del potenziale di queste nuove ragazze. Insieme al nostro allenatore, Apostolos Oikonomou, abbiamo svolto un gran lavoro di scouting, andando a pescare in università con un concetto di volley vicino a quello europeo. L’intesa tra il comitato e coach Apo è eccellente. La squadra dovrà guidarla lui ed è giusto che - nel limite del possibile - possa scegliere le giocatrici che ritiene più adatte alla sua visione».
Impegnato sulla panchina della Grecia ai Mondiali (22 agosto-7 settembre), Oikonomou rientrerà in Ticino una quindicina di giorni dopo l’inizio della preparazione. «Non sarà un problema – rassicura Toma –, perché Apo si fida ciecamente del suo nuovo assistente, Dimitris Artakianos. Quest’ultimo gli darà una mano anche in Nazionale, ma non andrà con lui ai Mondiali. Sarà dunque lui a dirigere la nostra squadra nelle prime due settimane. Anche se poi, a prevalere, sarà il lavoro atletico».
Cresciute in casa
Quattro americane, una portoghese, ma anche diverse ragazze cresciute in casa. «Siamo riusciti a trattenere quelle giovani giocatrici su cui abbiamo programmato a lungo termine: Mortati, Garovi, Zanetti, Sordo». Quest’ultima giocherà un altro anno da straniera, poi otterrà la licenza svizzera. Licenza che invece ha già ricevuto l’altra schiacciatrice italiana, la 20.enne Aurora Minelli, rientrata a Lugano dopo due stagioni nel Bellinzona in LNB. Completa la rosa la palleggiatrice svizzera Nadja Djuric, già in forza alle bianconere nel 2022-23. È reduce da due stagioni nel Glaronia, volontariamente retrocesso in B. Nel ruolo di libero, al fianco della titolare Arianna Mortati, si alterneranno invece due giovani dell’Academy, Vittoria Rè e Sara Citterio.
Nuovi impulsi per l’Academy
A proposito di Academy. Anche qui il Volley Lugano ha deciso di ripartire con una nuova struttura. Il nuovo direttore tecnico del settore giovanile è Francesco Cattaneo, già figura di spicco del consorzio Vero Volley a Monza. «Non sarà con noi a tempo pieno, collabora con vari club tra i quali il Lugano», spiega Toma. Ad allenare l’Academy sarà invece Augusto Sazzi: 59 anni, reggiano, ha guidato nella scorsa stagione la CVR Reggio Emilia in Serie B2. Il suo curriculum è arricchito da collaborazioni di livello internazionale come assistente allenatore di Serbia, Turchia, Olanda e Germania. «La nostra Academy – afferma Toma – ha 10 anni di storia ed è il momento giusto per fare un passo in avanti pensando all’arrivo del nuovo Palazzetto a fine 2026. Vogliamo arrivare pronti nella nostra nuova casa, con una struttura sempre più professionale. Con Oikonomou, Cattaneo e Sazzi, possiamo contare su tecnici di grandissimo valore con i quali inseguire i nostri obiettivi. Se in LNA intendiamo confermarci tra le top 4, a livello giovanile vogliamo ampliare ulteriormente la base e tornare protagoniste nelle finali nazionali, cosa che non ci è riuscita la scorsa stagione».
Alla prossima assemblea, il Lugano dovrà anche scegliere il nuovo presidente, ruolo vacante dalle dimissioni di Paolo Bernasconi in febbraio.