Pallavolo

Volley Lugano, nuova squadra ma stesse ambizioni

La compagine allenata dal greco Apostolos Oikonomou vuole confermarsi tre le migliori quattro: «Ma non potremo più contare sull'effetto sorpresa» - Rispetto alla scorsa stagione sono rimaste solo Kantor e Mortati - Il ds Gianbattista Toma: «Allestita una rosa di qualità»
© CdT/Chiara Zocchetti
Fernando Lavezzo
27.09.2023 15:42

Il direttore sportivo Gianbattista Toma la prende larga: «Gli obiettivi? Continuare nel processo di crescita e fare un passettino in avanti, giocando una bella pallavolo e facendo innamorare del nostro sport sempre più luganesi». Anche il presidente Paolo Bernasconi ci gira intorno: «Vogliamo confermarci sui livelli della passata stagione, con un occhio attento agli equilibri societari». A schiacciare il pallone a terra e a mettere le cose nero su bianco ci pensa allora l’allenatore Apostolos Oikonomou: «Squadra nuova, stesso obiettivo: essere nelle top 4». Sì, il Volley Lugano resta ambizioso. Dopo la finale di Coppa e il terzo posto dello scorso campionato, le rosanero intendono giocarsela con le più forti, NUC Neuchâtel su tutte. «Non sarà facile», prosegue il coach greco, alla seconda stagione in Ticino. «Un anno fa eravamo la sorpresa, ora il nostro status è cambiato. Le altre squadre ci aspettano al varco e saranno più preparate ad affrontarci».

Stabilità in panchina

Sono solo due le giocatrici rimaste: il libero Arianna Mortati, prodotto del vivaio, e la capitana Mercedesz Kantor. «Siamo vittime del nostro successo», afferma Toma. «Dopo essersi messe in luce da noi, molte ragazze hanno seguito le sirene del mercato. Siamo però convinti di aver costruito una squadra di buona qualità, se non ottima. Sta ad Apostolos far crescere il gruppo e i primi segnali sono incoraggianti». «Probabilmente - si inserisce il tecnico - ho a disposizione giocatrici migliori dell’anno scorso, con più alternative in ogni ruolo, ma ciò che conta è diventare migliori come squadra. Ci attende tanto lavoro».

«Dopo un stagione positiva, la nostra priorità è stata la conferma di Oikonomou», sottolinea Bernasconi. «È arrivato da noi un anno fa, all’ultimo momento, in una situazione di emergenza. Si è subito dimostrato un valore aggiunto a livello tattico e nella gestione della squadra. È stato lui a scegliere il suo nuovo assistente, nonché connazionale Argyrios Antifakos, che per noi svolge anche la funzione di scout».

Esperienza internazionale

Tra le nuove arrivate ci sono diverse giocatrici nel giro delle rispettive nazionali. Come le due palleggiatrici, la canadese Averie Allard – lo scorso anno riserva della stella azzurra Alessia Orro nel Monza, finalista di Serie A – e l’argentina Maria Luz Cosulich Martinez. O come la schiacciatrice dominicana Samaret Caraballo e l’opposta bulgara Simona Nikolova. Puck Hoogers, giovane ala olandese, è reduce dai Mondiali U23. Al centro, i volti nuovi sono quelli della brasiliana Fernanda Campos Batista, della 22.enne ex Lucerna Julia Garovi (finalista di LNB) e della giovane italiana Lavinia Mariani, classe 2004. Quest’ultima, come la connazionale e coetanea Alessia Sordo, di ruolo opposto, potrà giocare con licenza svizzera tra tre anni. Un prezioso investimento per il futuro, in un campionato che obbliga ad avere almeno due giocatrici elvetiche in campo (libero compreso). Gode già dello status di svizzera l’altra centrale italiana, Giulia Rigon, che nel Lugano aveva militato in LNB tra il 2014 e il 2016 e in LNA nel 2020-21. A completare il contingente ci sono la citata Mortati e l’altro libero Flavia Knutti, già nazionale rossocrociata, reduce dalla doppietta campionato-Coppa con il NUC. Entrano in prima squadra Seline Zanetti (centrale del 2006) e Isabella Colombo (opposto del 2005). «È la rosa più giovane da quando sono a Lugano», osserva la capitana Kantor. «Non sarà un alibi, anzi, c’è tanta voglia di lavorare insieme. Come ha detto il nostro coach, non potremo più contare sull’effetto sorpresa. Una bella sfida. Il gruppo è già unito, anche se in campo, come è normale che sia, non c’è ancora il feeling dell’anno scorso. Ci arriveremo, ne sono certa».

La forza del vivaio

La prima squadra è solo la punta di diamante di una società che in stagione festeggerà il 25. anniversario. «Per noi - ricorda Toma - è fondamentale il settore giovanile, il più grande della Svizzera con oltre 450 tesserate. L’Academy sarà chiamata a formare le future giocatrici di Lega Nazionale sotto la guida del nuovo coordinatore tecnico Marco Ferraris».

Roberto Badaracco, vicesindaco di Lugano, ha confermato il sostegno logistico della Città in attesa del palazzetto, la cui consegna è prevista per la fine del 2026. Nel frattempo, la casa delle rosanero resta il Palamondo di Cadempino, dove domenica 8 ottobre debutteranno con lo Sciaffusa.

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