Weylandt non ce l'ha fatta

Dramma al Giro: morto 26.enne belga
Red. Online
09.05.2011 17:15

RAPALLO - È morto a seguito delle gravi ferite riportate durante una caduta al Giro d'Italia, il ciclista 26.enne belga Wouter Weylandt, finito a terra a circa venti chilometri dall'arrivo nella terza tappa Reggio Emilia-Rapallo. Il ciclista aveva picchiato violentemente il capo contro un muretto. Wouter ha subito il massaggio cardiaco da un'équipe medica intervenuta sul posto, essendo rimasto immobile a terra ed è stato poi trasportato in ospedale in elicottero. Ma per lui, come detto, non c'è stato più nulla da fare. La notizia del decesso, che ha scosso tutto il mondo sportivo, è stata confermata alla RAI dal medico che lo ha avuto in cura.

Secondo una prima ricostruzione effettuata anche grazie alle testimonianze raccolte tra i colleghi del ciclista belga, in quel tratto della discesa sulla strada del Bocco i ciclisti stavano sfrecciando a circa 70-80 km/h. Weylandt si sarebbe voltato per vedere se qualcuno poteva dargli una mano a tirare il gruppo perdendo così l'assetto della bici che ha toccato il muretto con la ruota anteriore. Il ciclista è dunque caduto ad una velocità superiore ai 70 km/h sbattendo la testa prima sul muretto e poi sull'asfalto.