Sorpresa per la reazione svizzera
BERLINO - Il Ministero delle finanze tedesco è sorpreso del disappunto delle autorità svizzere in merito alle dichiarazioni rilasciate nel fine settimana da Peer Steinbrück. Steinbrück «non ha voluto in nessun modo» mancare di rispetto nei confronti della Confederazione, ha affermato oggi il portavoce del ministro tedesco delle finanze, Torsten Albig. Riferendosi alla bozza di lista nera dell'OCSE in cui figurava la Svizzera, il ministro tedesco aveva negato la sua esistenza: «si tratta di uno strumento per far paura agli indiani», aveva dichiarato Steinbrück. Queste affermazioni erano state giudicate «inaccettabili e insultanti» dalla consigliera federale Calmy-Rey, che aveva poi convocato l'ambasciatore tedesco.Secondo il suo portavoce, Steinbrück non ha voluto paragonare «gli Svizzeri agli Indiani come cittadini di un altro continente». Il riferimento voleva semplicemente avere un carattere dissuasivo. Il portavoce di Steinbrück si è detto poi «scioccato» dagli articoli della stampa elvetica, secondo cui banche tedesche della zona di frontiera avrebbero offerto assistenza a cittadini elvetici che volevano frodare il fisco. Intanto, le dichiarazioni di Steinbrück non sono piaciute nemmeno al Partito socialista svizzero (PS), che in una lettera ha invitato i vertici del Partito socialdemocratico tedesco a maggiore moderazione.