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ABACUS: il futuro delle aziende ticinesi

Con oltre 65’000 aziende clienti in Svizzera e 1’200 specialisti, Abacus è il leader svizzero nei software gestionali per imprese.
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01.09.2025 05:04

Contenuto pubblicato su mandato del partner inserzionista, che ne assume la responsabilità redazionale.

Fondata nel 1985 a San Gallo da tre studenti universitari, Abacus oggi elabora ogni mese più di 1,5 milioni di buste paga e offre soluzioni digitali all’avanguardia A settembre 2024 la società sangallese ha aperto la sede di Lugano, avviando un dialogo con fiduciarie, PMI, grandi aziende, immobiliari e studi legali del territorio sulla sfida della digitalizzazione.

Con Matteo Ferrari, responsabile della sede ticinese, tracciamo un bilancio del primo anno e riflettiamo su come la tecnologia possa diventare leva di crescita per chi è pronto a rivedere i propri processi aziendali.

La sede di Abacus Ticino ha poco più di un anno di vita. Qual è il bilancio di questo primo periodo?

«Aprire una sede in Ticino ci ha permesso di essere presenti sul territorio vicini ai partner e ai clienti, non solo per supportarli ma per instaurare un dialogo diretto e continuo. In questo primo anno abbiamo incontrato decine di imprese e osservato da vicino i loro processi per meglio comprendere le sfide che affrontano quotidianamente. Questo confronto ci ha confermato l’importanza di un approccio locale e personalizzato, capace di offrire soluzioni concrete.»

Qual è la sfida principale in Ticino?

«La cultura aziendale. Troppo spesso la routine genera un’illusione di stabilità che, a lungo andare, diventa un ostacolo al cambiamento. Rimettere in discussione i propri processi significa avere il coraggio di guardare alla propria organizzazione con occhi nuovi, superando la logica del “si è sempre fatto così”, che porta a mantenere pratiche ormai superate. Il nostro obiettivo è stimolare gli imprenditori a porsi una domanda semplice ma decisiva: “E se ci fosse un modo migliore e più veloce di farlo?”. In questo senso, il software Abacus non è soltanto uno strumento operativo, ma il punto di partenza per un vero percorso di trasformazione. Accompagniamo le aziende a osservare la propria realtà da una prospettiva diversa, come davanti a un quadro: prendendo la giusta distanza per cogliere contemporaneamente i dettagli e la visione d’insieme.»

Le fiduciarie ticinesi come possono beneficiare delle soluzioni di Abacus?

«Le fiduciarie sono tra i nostri interlocutori più sensibili all’innovazione perché ogni giorno si trovano a gestire attività ripetitive come la registrazione delle fatture, l’elaborazione delle buste paga o la gestione di documenti. Con le nostre soluzioni, questi processi vengono automatizzati in modo efficace, riducendo tempi e margini di errore. Il vero valore per le fiduciarie risiede nella possibilità di dedicarsi a ciò che oggi il mercato richiede con maggiore forza: una consulenza mirata e di qualità. In questo modo contribuiamo a far evolvere il settore fiduciario da un ruolo prevalentemente operativo a quello di partner strategico, capace di sostenere le imprese nelle scelte cruciali – dalla pianificazione finanziaria allo sviluppo di modelli di business più solidi e sostenibili.»

Matteo Ferrari, responsabile di Abacus Ticino
Matteo Ferrari, responsabile di Abacus Ticino

E per le aziende ticinesi più tradizionali, abituate a lavorare con sistemi interni ormai storici?

«Per queste aziende proponiamo una suite modulare che si adatta sia alle PMI sia alle imprese più strutturate. Il punto di forza di Abacus è essere una soluzione unica, capace di integrare in un solo ambiente contabilità, HR, fatturazione, gestione progetti, e CRM. In questo modo si elimina la necessità di lavorare con sistemi separati e di trasferire continuamente dati da una piattaforma all’altra, un processo dispendioso e che aumenta il rischio di errori. In Ticino, il modulo più richiesto è quello della contabilità salariale, ambito in cui il software Abacus è considerato un punto di riferimento: circa una busta paga su tre in Svizzera viene infatti calcolata ogni mese attraverso i nostri sistemi. Un dato che testimonia la solidità della piattaforma e la fiducia che le aziende ripongono in noi per la gestione di processi critici e altamente sensibili.»

Ha citato anche il settore immobiliare come ambito promettente. Perché?

«Perché è un settore che richiede strumenti capaci di semplificare e automatizzare processi complessi – come la gestione di immobili e le proprietà per piani, i contratti e le scadenze – il tutto collegato alla contabilità. La nostra soluzione offre proprio questa efficienza, permettendo così a chi gestisce portafogli immobiliari di concentrarsi sulla parte strategica, su come migliorare la redditività e valorizzare il patrimonio, senza essere intrappolato in processi burocratici. In altre parole, la tecnologia diventa un alleato che libera tempo ed energia per creare valore e nuove opportunità nel mercato immobiliare.»

E infine gli studi legali, un settore nuovo per voi in Ticino…

«Per gli studi legali abbiamo sviluppato moduli che garantiscono una gestione delle pratiche e dello studio a 360 gradi. Inoltre, con Abacus è possibile comunicare direttamente con i Tribunali: un passaggio che diventerà imprescindibile con il progetto Justitia 4.0 che obbligherà gli avvocati a gestire in via digitale tutte le interazioni con la giustizia. A supporto dei nostri moduli gestionali stiamo sviluppando, insieme alla società Artificialy, un assistente AI avanzato per gli avvocati. Si tratta di un Chatbot che genera risposte alle domande poste attingendo al Codice Civile (CC), al Codice delle Obbligazioni (CO), alle sentenze cantonali e federali e ad altri documenti giuridici aggiornati, offrendo ricerca automatica, suggerimenti pratici e risposte rapide.»

Oggi si parla molto di cambiamento digitale nelle imprese. Come vede questa trasformazione nel contesto ticinese?

«La trasformazione digitale non è più una possibilità futura, ma una necessità che riguarda tutte le imprese spinte dall’avanzare delle nuove tecnologie e da un mondo che non si ferma mai. Opporsi non significa fermarla, ma correre il rischio di restare indietro: mentre i concorrenti che hanno già automatizzato i processi guadagnano tempo per rafforzare la propria posizione, chi arriva dopo sarà costretto a rincorrere il cambiamento. Al contrario, chi sceglie di agire subito, ripensando ai propri processi e adottando soluzioni digitali, conquista un vantaggio che con il tempo diventa sempre più solido. Per le aziende ticinesi questo significa passare da semplici spettatori a protagonisti di un mercato in rapido mutamento: una sfida impegnativa, ma al tempo stesso un’opportunità unica.»