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Le lezioni del maestro del valore

Una tempesta “quasi” perfetta, ma ricca di opportunità
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01.05.2025 05:03

Contenuto pubblicato su mandato del partner inserzionista, che ne assume la responsabilità redazionale.

La turbolenza e la volatilità (da non considerare solo in senso negativo) che sono state indotte dalle ultime fasi della tanto enfatizzata guerra commerciale fra Washington e Pechino, fra dazi, dichiarazioni e varianti, pongono in evidenza fattori chiave quali l’importanza della diversificazione e dell’approccio difensivo. Un approccio difensivo ma nello stesso tempo attivo per sfruttare le opportunità che ogni fase offre. La fine, vera o presunta, del cosiddetto “eccezionalismo americano” apre nuove prospettive anche nel panorama degli investimenti.

La reazione dei mercati, forse emotivamente eccessiva in certe manifestazioni, porta alla ribalta alcuni aspetti di questa strategia, aspetti geografici, settoriali, finanziari e geopolitici.

Dal punto di vista geografico quanto accaduto ha spostato l’attenzione, ed una quota di capitali, dagli Stati Uniti verso l’Europa, Svizzera inclusa, l’Asia in generale ed il Giappone in particolare, oltre che verso l’oro ed altri impieghi alternativi considerati beni rifugio.

In termini settoriali il criterio “growth” cede spazio al “valore”, con riguardo ai fondamentali societari, in virtù del loro business e della territorialità, nonché della bassa correlazione con la ciclicità congiunturale. E’ il caso di gruppi leader di settori come quello delle comunicazioni, dell’alimentare, finanziario e dell’energia.

Warren Buffett, considerato da molti il più grande investitore di tutti i tempi, ha costruito un impero finanziario basato su principi semplici ma profondamente efficaci. Il suo stile è lontano dalle mode di Wall Street: niente speculazioni a breve termine, niente scommesse azzardate. Solo buon senso, pazienza e disciplina. E’ questa visione che fa di Buffett il re indiscusso della strategia value.

Uno degli elementi chiave del suo successo è la ricerca di imprese con un vantaggio competitivo durevole. Buffett le chiama “moat”. Sono aziende con brand forti, clienti fedeli o strutture di costo difficilmente replicabili. In poche parole: aziende che sanno difendere i propri margini anche nei momenti difficili. A differenza di molti investitori, Buffett non teme le crisi. Anzi, le considera un’occasione. Quando tutti vendono e i prezzi crollano, lui resta calmo e valuta se ci sono gioielli sottovalutati. “Sii avido quando gli altri hanno paura”, è uno dei suoi motti più famosi.

In questa strategia di “difesa attiva” ad alta diversificazione ed all’insegna della qualità, assumono quindi importanza i comparti meno sensibili al ciclo congiunturale. Ora, guardando al suo portafoglio attuale, si nota una chiara coerenza con questi principi. La posizione dominante è quella in Apple, che da semplice investimento si è trasformata in un pilastro. Buffett la considera una marca di consumo, con un legame emotivo fortissimo con i clienti e una redditività eccezionale.

Accanto ad Apple ci sono aziende come Bank of America e American Express, scelte per la loro stabilità e leadership nei rispettivi settori. Poi c’è Coca-Cola, un investimento storico, simbolo perfetto della sua filosofia: un marchio globale, una domanda costante, un dividendo affidabile. Il portafoglio comprende anche nomi come Chevron e Occidental Petroleum, che riflettono la sua visione strategica nel settore energetico.

Da qui l’idea coerente con lo spirito d’investimento di Buffett: partire da aziende solide, dominanti nei loro settori, con flussi di cassa prevedibili e costruire intorno a esse uno strumento protetto, ma redditizio, che superi i rendimenti ordinari dei dividendi.

In un’epoca dominata dalla velocità e dalla ricerca del guadagno immediato, la strategia di Buffett ci ricorda che la vera ricchezza si costruisce con calma, coerenza e buon senso. E forse, proprio per questo, è ancora oggi un punto di riferimento per ogni investitore, esperto o principiante.

Julius Baer, Berkshire Hathaway’s Sec Filings
Julius Baer, Berkshire Hathaway’s Sec Filings

L'angolo dell'investitore

Callable Barrier Reverse Convertible sui top 5 Warren Buffett’s Portfolio (Apple, American Express, Coca-Cola, Bank of America e Chevron) offre una cedola garantita annua del 10.00% indipendentemente dalla performance dello strumento sottostante, con protezione fino ad un ribasso del 41%.

Le ampie barriere con osservazione a scadenza, collocate al 59 % dei prezzi di osservazione iniziale, permettono all’investitore di incassare le cedole e di beneficiare di una protezione del capitale anche nel caso di moderati ribassi dei titoli sottostanti.

Le cedole vengono versate mensilmente e corrispondono allo 0.84 % al mese delvalore nominale.

La scadenza è calendarizzata per il 29 Maggio 2026. Inoltre, è presente l’opzione del richiamo anticipato che potrebbe abbreviare la vita del prodotto, garantendo il pagamento delle cedole pro rata oltre al rimborso del valore nominale investito.

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