Ecco a voi i panda Po e Li, l'oca Mr. Ping e il bisonte Kai

Grande successo per la proiezione speciale del 19 marzo di "Kung Fu Panda 3" dedicata a tutti i papà
Red. Marketing
21.03.2016 08:09

Il simpatico Panda Po, amatissimo dai bambini, è tornato nei cinema con la sua terza avventura d?animazione. Il Corriere del Ticino ha proposto sabato pomeriggio, giorno della Festa del papà, al Cinestar di Lugano, una riuscita proiezione speciale che ha stregato i piccoli spettatori (qualcuno stringeva il suo panda di peluche) e i loro accompagnatori adulti, accorsi festosi e numerosi. Il nostro giornale ha offerto, insieme al Cinestar, a Rete Uno della RSI e Twentieth Century Fox, 80 inviti  per assistere al film della DreamWorks Animation. La sala era addobbata con fodere colorate sugli schienali delle poltrone con l?effigie del panda Po. Prima della proiezione, il giornalista cinematografico della RSI Marco Zucchi ha salutato la presenza di alcuni papà vip, con i loro bambini e bambine. Tra gli altri, applauditissimi sportivi come Kubilay Türkyilmaz, la star australiano-ticinese del ciclismo Cadel Evans, il paraciclista Fabrizio Macchi, vincitore di una medaglia ai Giochi paralimpici di Atene 2004, il ?frontalier? Paolo Guglielmoni, il giornalista Stefano Ferrando, il direttore operativo del Festival di Locarno  Mario Timbal. Si è poi assistito ad una breve ma intensa dimostrazione di Kung Fu offerta da allievi tra i 9 e i 16 anni della IACMA. Si tratta dell?Accademia di arti marziali cinesi, discipline orientali e terapie naturali. L?Accademia, attiva in Ticino dal 1990, conta 400 allievi, anche ragazze. Tamburi, musica e le mosse live di arti marziali hanno introdotto al meglio la proiezione del raffinato cartoon, alla fine applaudito con entusiasmo. Per chi si fosse perso il festoso pomeriggio, Kung Fu Panda 3 è nelle sale cinematografiche del Cantone.

Il FILMI sequel rischiano spesso di diventare stanche ripetizioni degli episodi precedenti. Rischio brillantemente evitato e ritorno di successo, invece, per questo terzo episodio della saga d?animazione Kung Fu Panda, dopo l?esordio del 2008 e il primo sequel del 2011. La terza tappa segna un cambiamento, pur nella continuità e riconoscibilità della storia e dei personaggi, a partire dal protagonista, il debordante, morbido e accattivante Panda Po. Un cambiamento sottile, dovuto al fatto che stavolta si tratta di una co-produzione con la Cina, per allargare la platea al pubblico asiatico. Infatti, la storia non è più solo orientata alla tradizionale cultura occidentale con animali antropomorfi. La trama che ruota attorno alle arti marziali già in sé si presta come motivo d?attrazione e riconoscibilità per un pubblico asiatico, ma stavolta assumono un significato più netto Yin e Yang (alla base della filosofia cinese, due entità opposte e complementari che formano la totalità, bianco e nero come i colori del panda), il ritorno nel mondo dei vivi di uno spirito malvagio, incarnato dai cattivo di turno, il bisonte Kai, intenzionato a diventare più forte impossessandosi del ?qi? (l?energia vitale) di guerrieri kung fu e – visivamente – tratti estetici della delicata pittura cinese e giapponese. A uno spettatore adulto non sfuggono nemmeno i riferimenti al genere wuxia (cinema popolare e fantasy d?oriente con eroi marziali; un corrispettivo del nostro cappa e spada), del tipo La tigre e il dragone o La foresta dei pugnali volanti. Per controbilanciare, molta attenzione è rivolta anche ai rapporti famigliari di Po, con la ricomparsa del padre naturale, il panda Li, e l?iniziale disappunto del padre adottivo Mr. Ping, gran cucinatore di spaghetti e ravioli al vapore, che essendo un?oca si trova piuttosto a disagio in un mondo di panda (ma qui entra il valore pedagogico del racconto, con principi di tolleranza e integrazione del diverso; in un rapporto ribaltato rispetto ai primi due episodi, dove il ?più? diverso era Po).Kung Fu Panda 3 è diretto da Jennifer Yuh Nelson, di origine coreana, già al timone del secondo episodio, stavolta in tandem con l?italiano Alessandro Carloni, dal 2002 attivo alla DreamWorks come animatore, sceneggiatore (Dragon Trainer), autore di storyboard e regista.Il mite Po, guerriero dragone un po? riluttante, è un grosso e pigro panda sempre affamato, giocherellone, maldestro, perennemente stupito e non troppo sicuro di sé, ma entusiasta e ben disposto ad apprendere, ad applicarsi per migliorare. Il personaggio è simpatico e facilmente i bambini s?immedesimano in lui. Suoi compagni d?avventure e amici sono i Cinque Cicloni (Scimmia, Mantide, Gru, Tigre e Vipera), mentore di tutti è il maestro Shifu. Luogo dell?azione l?antica Cina, tra leggenda e metafora di un mondo più vicino a noi. Il tono del racconto è avventuroso e insieme ironico. Questo episodio comincia con il ricongiungimento, dopo tanto tempo, di Po con il padre naturale Li che lo riconduce nel luogo d?origine, il villaggio segreto dei panda. Sono tutti più o meno uguali per l?aspetto di palle pelose bianche e nere e per i placidi tratti caratteriali, ma al contempo ben riconoscibili uno dall?altro. Però quando si risveglia lo spirito maligno del bisonte Kai, che terrorizza la Cina e sconfigge ad uno ad uno i maestri di Kung Fu per impossessarsi della loro energia (il ?qi?), toccherà al poco convinto Po insegnare ai suoi compagni panda, maldestri e festaioli, a difendersi e diventare esperti di arti marziali. La morale spicciola è che uniti e in armonia si vince.Nell?ora e mezzo circa di film il ritmo resta sempre sostenuto, l?impatto visivo è assicurato dai magnifici colori, da accuratissimi dettagli, dall?immagine in computer grafica che si alterna al classico cartoon da disegno acquarellato. Si susseguono azione veloce, gag e scenette da commedia, più inquadrature in contemporanea (split screen) e un allegro finale da musical. Trama e sottotrame risultano un po? ridondanti e gli spettatori più piccoli forse non le afferrano proprio tutte, ma c?è un?ampia scelta di temi su cui concentrarsi. Nella versione originale la voce è fornita ai personaggi da star di prima grandezza, da Jack Black (Po) ad Angelina Jolie (la tigre dei Cinque Cicloni), Dustin Hoffman, Jackie Chan, Kate Hudson, Lucy Liu tra gli altri. In quella italiana è come sempre Fabio Volo a dare credibile slancio e fascino al protagonista. Si annuncia già un quarto episodio.

Marisa Marzelli