Il rospo ostetrico animale dell'anno

Animale dell'anno 2013 - dopo l?ape longicorne, il lombrico e l'orecchione (vd suggeriti) - è, per Pro Natura, il rospo ostetrico, noto anche come "il più brutto del reame" (vd video e link). In soli 25 anni, quasi la metà della sua popolazione è scomparsa. Le condizioni di sopravvivenza degli anfibi in generale sono sempre più difficili: ormai in Svizzera sono minacciate 14 specie su 20, spiega l'organizzazione ambientalista in un comunicato diffuso oggi.
Il rospo ostetrico (Alytes obstetricans) è diffuso soprattutto nelle regioni collinari dell'Altipiano, nel Giura e nelle Prealpi, al di sotto dei 1650 metri di quota, mentre è assente al sud delle Alpi. Si tratta di un animale discreto; solitamente si nota la sua presenza solo per il caratteristico richiamo squillante che, se eseguito in coro, evoca il lontano tintinnio di campanelli.
Lungo tra i 3,5 e i 5 centimetri, ha due grandi e scintillanti occhi dorati. Le sue abitudini sono uniche tra le specie di anfibi indigene: infatti è il solo anuro indigeno ad accoppiarsi sulla terraferma senza deporre le uova in acqua. Il maschio si avvolge i cordoni gelatinosi di uova fecondate attorno alla zampa e se li carica in groppa per tre-sei settimane.
La causa principale del forte calo della popolazione del rospo ostetrico è la distruzione e la trasformazione dei suoi habitat. I corsi d'acqua sono stati imbrigliati, le zone umide prosciugate, i prati drenati, le superfici impermeabilizzate, i mucchi di pietra sgomberati. Per evitare l'estinzione di questo anuro e degli anfibi indigeni in generale Pro Natura invita quindi a conservare le acque e gli habitat terrestri adatti a questi animali e a creare nuovi biotopi idonei. E, come la nomina del "re del Doubs" che ha avuto luogo ieri (vd suggeriti), anche quella dell'animale dell'anno di Pro Natura richiama, noi umani, a un maggiore rispetto del mondo che ci circonda.