Uomini e squali, c'è un antenato comune

Scoperto in Siberia "Janusiscus", pesce preistorico "bifronte" vissuto 415 milioni di anni fa
Red. Online
12.01.2015 17:24

ROMA - È un pesce preistorico "bifronte" l'antenato comune di uomini e squali, ossia di tutti i vertebrati dotati di mandibola: vissuto 415 milioni di anni fa è stato chiamato Janusiscus, come il dio romano a due facce Giano. Scoperto in Siberia, contrariamente a quanto si credeva finora, non somiglia affatto agli squali.

È descritto su Nature dal gruppo coordinato da Martin Brazeau, dell'Imperial College London, e da Sam Giles, dell'università di Oxford.

All'esame esterno del cranio, il fossile sembra appartenere ai pesci ossei (osteitti) un gruppo che comprende merluzzo e tonno, nonché tutte le creature terrestri con spina dorsale. Ma esplorando il fossile all'interno, grazie alla tomografia computerizzata, i ricercatori hanno scoperto che la struttura interna della scatola cranica ricorda quella dei pesci cartilaginei (condritti) come squali e razze.

"Questo fossile ci offre uno sguardo intrigante "dell'era dei pesci", quando gruppi di vertebrati cominciarono a decollare in senso evolutivo" ha detto uno degli autori, Matt Friedman, dell'università di Oxford.

Il pesce Giano, rileva Giles, "ha un mix di caratteristiche che oggi sono presenti nei pesci cartilaginei e strutture simili ai pesci ossei". Cruciale per svelare la vera identità del fossile è stata la tomografia computerizzata che ha 'tagliatò e scomposto virtualmente la scatola cranica del pesce preistorico.

Questa tecnica è stata utilizzata anche per costruire un modello virtuale in 3D del fossile, permettendo di esaminare nei dettagli le sue caratteristiche interne ed esterne. È stato così possibile confrontare anche le tracce lasciate dalla reti di vasi sanguigni e nervi, del diametro inferiore a un centesimo di centimetro, con reti analoghe nei vertebrati con mandibola, compresi squali e pesci ossei.

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