Da Piora al Lucomagno
La funicolare
La funicolare del Ritom, che dal 2011 fa parte dell' «Inventario svizzero degli impianti a fune», permette di raggiungere senza fatica quota 1800 metri sopra il livello del mare. In funzione da metà maggio a metà ottobre, la funicolare che parte da Piotta, in Alta Leventina, ha una pendenza dell’87 per cento. La stazione d'arrivo in quota è situata a poca distanza dalla diga del Ritom. Il paesaggio che si apre al visitatore arrivando al lago artificiale è quello alpino della Val Piora, lunga circa 8 km, con ampi pascoli e graziosi laghetti.
L'itinerario
Alla stazione di arrivo (1793 metri di quota) si segue la strada carrozzabile che porta al lago Ritom, ampio e ricco di pesci. Continuando sulla strada sterrata si giunge a Cadagno e all’alpe Piora, conosciuto per il suo formaggio, tra i più ricercati del Ticino.
Proseguendo sul sentiero verso il Lucomagno, si percorre la Val Piora tra prati, ruscelli, cascine e mandrie che si sentono da lontano con i loro campanacci. Camminando fino a circa 2000 metri d'altitudine, fiori dai colori decisi appaiono qua e là e non è nemmeno inconsueto l’incontro ravvicinato con le marmotte, mentre il cielo si specchia nelle acque blu dei laghetti.
Raggiunto l’alpe Carorescio, inizia la salita che senza troppo sforzo porta al Passo del Sole. Lungo questo tratto si scorgono le affascinanti cime dei Campanitt (pizzo Colombe). Dal passo, a quota 2376 metri, si gode di una splendida vista sull'intera zona del Lucomagno. Una lunga discesa conduce ad Acquacalda e al Centro Pro Natura, dove si prende il bus per raggiungere Olivone e quindi Biasca.
Il formaggio
Il formaggio Piora è tra i più ricercati del cantone e dal giugno 2007 beneficia del marchio DOP. Gli alpeggi da cui proviene il latte sono quelli di Piora e Carorescio, a circa 2000 metri, caricati da fine giugno-inizio luglio con circa 250 mucche. I pascoli appartengono alla Corporazione dei Boggesi grazie ad accordi di sfruttamento comune sanciti già nel XIII secolo; ogni Boggese (proprietario di bestiame patrizio del comune) ha diritto a portare sugli alpi un certo numero di bovini; a fine stagione la produzione viene divisa proporzionalmente e venduta individualmente. Il formaggio, a pasta semidura, grasso, di latte di mucca non scremato, è qualitativamente eccellente grazie anche alla flora aromatica dei pascoli.