Gusto

Anche il pastry chef dello Splendide Royal di Lugano tra i talenti premiati da Forbes

Alessandro Franchi è stato inserito nella prestigiosa lista degli under 30 che stanno contribuendo a cambiare il mondo - «Anche un dessert può raccontare una storia, se lo si sa leggere»
Mattia Sacchi
25.06.2025 10:07

C’è anche il nome di Alessandro Franchi pastry chef dello Splendide Royal di Lugano, tra i 100 giovani under 30 scelti da Forbes Italia per la lista 2025 dei talenti che stanno contribuendo a cambiare il mondo. Insieme a imprenditori visionari, artisti, atleti e innovatori, nella sezione Art & Culture compare anche il giovane pasticcere del 5 stelle luganese. Un riconoscimento prestigioso, che arriva a pochi mesi dalla vittoria a EmergentePastry, dove ha conquistato il premio per il miglior dessert al cioccolato con una creazione ispirata al Locarno Film Festival: una cinepresa interamente commestibile, fatta di stratificazioni, cioccolato tecnico e immaginazione.

Una metafora perfetta per il suo approccio alla pasticceria: narrativo, preciso, strutturato come una sceneggiatura. «Mi ha iscritto la mia compagna, senza dirmi nulla – racconta oggi – Quando ho scoperto di essere stato selezionato, la lista era già online. È stata una sorpresa enorme. E anche un riconoscimento che dà valore al lavoro quotidiano, spesso dietro le quinte».

Un settore in trasformazione

La classifica di Forbes — giunta all’ottava edizione — celebra i giovani italiani che, con talento e determinazione, stanno influenzando i settori più diversi: dalla scienza alla musica, dall’industria all’intelligenza artificiale. Nella sezione Art & Culture dove è stato inserito Franchi figurano anche il ballerino Kevin Hena, la curatrice Valentina Buzzi e gli chef Davide Marzullo e Andrea Selvaggini. Una compagnia che dimostra come la cucina, e in particolare la pasticceria, sia sempre più riconosciuta come linguaggio creativo e culturale.

«Trent’anni fa il cuoco era solo un mestiere. Oggi lo chef è una figura pubblica, un punto di riferimento, quasi un artista. La pasticceria invece fatica ancora a imporsi, almeno in Italia. Ma il fatto che Forbes abbia incluso anche dei pasticceri è il segnale che qualcosa si muove», racconta.

In effetti, il mondo della pasticceria d’autore vive una fase di trasformazione lenta ma costante. Franchi cita come riferimenti Pierre Hermé, Cédric Grolet, Iginio Massari e Ernst Knam, ma nota come il ventaglio di personalità riconosciute nel suo ambito sia ancora molto più ristretto rispetto alla cucina. «La differenza è culturale: in Francia i pastry chef sono vere celebrità. Noi ci arriveremo, piano piano. Ma è un processo graduale, e ci vuole tempo».

Una cultura da riconoscere

Oltre al risultato personale, l’ingresso nella lista di Forbes rappresenta dunque per Alessandro Franchi un’occasione per dare visibilità a una categoria spesso trascurata. «Spesso si premiano cantanti, atleti, influencer… ma la maggior parte delle persone, quando esce, cosa fa? Va a mangiare. È giusto che anche chi lavora ogni giorno nei ristoranti, nei laboratori, nel mondo del food, abbia il proprio spazio».

La pasticceria, secondo lui, è parte integrante della cultura quotidiana, anche se non sempre riconosciuta come tale. «Spero che questo riconoscimento aiuti ad allargare lo sguardo e a far emergere tanti mestieri ancora invisibili. Anche un dessert può raccontare una storia, se lo si sa leggere».

Per il futuro, le idee non mancano, ma l’approccio resta quello di sempre: lavorare, osservare, migliorare. «Non so quale sarà il prossimo step. Per ora continuo giorno dopo giorno, con la testa e le mani su quello che c’è da fare. Questo traguardo mi rende orgoglioso, ma è anche una responsabilità. È il segnale che forse stiamo iniziando a capire davvero il valore di un dolce ben fatto».

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