La «strada degli alpi» in Val Bedretto
Pesciüm, nota stazione sciistica, è il punto di partenza di questo percorso (ben segnalato e praticabile anche in mountain bike), che scorre tra prati e arbusti al limitare del bosco di larici su una distanza di 14 km. Accompagnano il visitatore alcuni pannelli didattici in quattro lingue.
Il primo alpe che si incontra è quello di Pesciüm, a cui segue Ruinò. Questi territori montani sono quasi tutti di proprietà dei Patriziati, organi comunitari che riuniscono le persone originarie di un luogo e che possiedono beni come terreni e boschi. Gli alpigiani, riuniti in corporazione, gestiscono l’alpe in forma comunitaria e la produzione di formaggio viene divisa al termine della stagione in proporzione ai capi di bestiame portati sull'alpeggio e al latte prodotto.
Chi percorre la strada degli alpi in luglio e agosto ha la possibilità di osservare la vita quotidiana di alpigiani, pastori e casari, con le mucche al pascolo e le stalle e i piccoli caseifici aperti. Solitamente non c’è vendita diretta di formaggio, che però si può acquistare ad Airolo presso il Caseificio del Gottardo. Gli altri alpeggi sul percorso sono: Cristallina, Stabiello, Folcra (il più alto con i suoi 1900 metri) e Valleggia. Da questi pascoli, dalla ricca flora alpina e dall’erba profumata nascono formaggi con aromi eccezionali. Si vendono con una stagionatura che va dai quattro/sei mesi ai dodici e più. Si produce anche il prezioso e ricercato burro.
Il sentiero scende poi al paese di Ronco (1480 metri) da dove si può rientrare ad Airolo con l’autopostale, che si ferma anche al posteggio della funivia.
Non si può considerare conclusa una giornata in questa regione senza una sosta al Caseificio del Gottardo, che è al contempo ristorante (con specialità di formaggi ma non solo), luogo di produzione di ottimi formaggi, negozio dove si trova il meglio della produzione gastronomica ticinese e museo alpino. È situato proprio accanto alla stazione di partenza della funivia Airolo-Pesciüm.