Lo smartphone più economico al mondo? Quattro dollari

NEW DELHI - Una piccola azienda indiana brucia i big della tecnologia e il Mobile World Congress di Barcellona che si apre tra pochi giorni, e lancia lo smartphone più economico al mondo. Si chiama Freedom 251, costa meno di 4 dollari e punta a conquistare gli utenti del Paese, il secondo mercato "mobile" più grande dopo la Cina. Un mercato su cui Apple, Facebook e Amazon hanno messo gli occhi addosso.
L'iniziativa è sostenuta dal governo indiano che già qualche anno fa aveva promosso il lancio di un tablet fatto in casa e 'low cost'. Lo smartphone è prodotto da Ringing Bells, supporta le reti 3G e ha caratteristiche tecniche ed estetiche di tutto rispetto se si considera che costa meno di un processore dell'iPhone: 251 rupie, l'equivalente di 3,67 dollari.
Il dispositivo ha due fotocamere, una frontale e una posteriore, 8 Gb di memoria interna, un display da 4 pollici e il sistema operativo Android 5.1 Lollipop di Google. Il prezzo è così basso perché lo smartphone rientra in un programma di alfabetizzazione digitale del premier indiano Narendra Modi, che vuole favorire lo sviluppo di uno smartphone sociale, accessibile a tutti. Non è la prima volta che le istituzioni indiane si mobilitano in tal senso: qualche anno fa, ad esempio, è stato lanciato il tablet Aakash, trenta dollari, distribuito nelle scuole e nelle università del paese.
L'India con oltre 200 milioni di utenti - e 1,2 miliardi di abitanti - è il secondo mercato di smartphone più grande al mondo dopo la Cina. E fa gola a molti big della tecnologia che lo stanno puntando da tempo, con alterne fortune. Apple sta investendo nel paese - dove detiene il 2% del mercato smartphone - con la costruzione di un centro di ricerca a Hyderabad che prevede un investimento di 25 milioni di dollari. Mentre Amazon ha appena acquistato la società indiana Emvantage Payments per estendersi nel settore dei pagamenti 'mobilè nel paese.
Meno bene, al momento, è andata a Mark Zuckerberg. Ha provato a lanciare in India "Free Basics", una costola del suo progetto Internet.org, che offre accesso gratuito ma parziale al web nei paesi in via di sviluppo. Ma pochi giorni fa è stato bloccato dall'authority Tlc indiana perché giudicato in contrasto con il principio di neutralità della rete. A questo punto Zuckerberg ha gettato la spugna e ha ritirato il progetto.