Ecco la nuova regina di casa Yamaha

La sua linea inconfondibile la riconosci a distanza, per anni è stata il punto di riferimento della gamma e continua a far sognare sia l'utente della strada, sia i piloti e i loro fan: parliamo della Yamaha R 1 YZF. Questo mese abbiamo visitato per voi la concessionaria della casa dei tre diapason con sede a Serocca D'Agno, per poter ammirare da vicino proprio la più grande e recente novità di Iwata. L'ultima versione della punta di diamante del prestigioso marchio nipponico ci è stata presentata da Luigi Campora, responsabile della concessionaria, con l'aiuto del suo meccanico di esperienza Dante Lorenzetti. L'edizione esposta in vetrina, fresca d'arrivo, è quella realizzata in numero limitato, che celebra il sessantesimo anniversario di Yamaha. La colorazione giallo-nera è stata resa celebre dal leggendario pilota Kenny Roberts, che vinse ben tre mondiali 500cc con questo marchio. La moto, ci racconta Luigi Campora, ha già riscosso un ottimo successo commerciale, e ciò nonostante la crisi, che come sappiamo, ha colpito duramente il segmento delle supersportive negli ultimi anni. Dimostrazione ne è, che solo durante la passata stagione, è stata lanciata sul mercato una nuova versione di questo modello, da sempre protagonista nel mondo delle derivate di serie. La versione precedente risale all'ormai lontano 2009. Un'infinità di tempo, se pensiamo a come si sono evoluti i prototipi del Motomondiale nel corso degli ultimi anni. Per vedere questo bolide abbiamo sicuramente aspettato parecchio tempo, anche se l'attesa è stata ripagata appieno e ora vi spiegherò il perché.
Il primo grande cambiamento che contraddistingue la YZF dalle passate edizioni, è la base di partenza dal quale nasce questo progetto. La casa nipponica ha infatti sviluppato la nuova R1, sulla base della Yamaha M1 usata nella MotoGP da Valentino Rossi e da Jorge Lorenzo. Non è difficile, in effetti, riscontrare una forte somiglianza tra le due, anche grazie ai fari a led nascosti che ne accentuano ancora di più le linee.
Una grande novità, ci spiega Dante Lorenzetti, oltre al fattore estetico, si riscontra nell'avanzatissima elettronica di cui è dotata la moto, che permette una maggiore facilità di guida e la possibilità di cucirsi addosso questo bolide. Per la prima volta su una moto di serie, Yamaha ha introdotto il sistema «IMU» a dei assi, che comprende l'utilizzo di tre sensori che misurano rollio, beccheggio e imbardata.
I dati rilevati vengono trasmessi alla centralina, che riesce a capire il comportamento della moto e addirittura leggerne l'angolo di piega. Il «traction-control» (TCS), grazie all'aiuto del sistema «IMU», rende questa YZF-R1 una moto intelligente, capace di anticipare e capire quando «tagliare» la potenza all'apertura del gas. Yamaha ha inoltre sviluppato un'app appositamente dedicata, per regolare i valori del veicolo direttamente dal proprio smartphone o tablet. Si possono scegliere quattro diverse modalità di guida tramite mappature già pre-impostate nel cockpit della moto.
La sensazione in sella a questa 998cc, negli intenti della casa, è ottima fin dai bassi regimi, complice l'erogazione docile e sempre lineare del motore a quattro cilindri. Ciò facilita ad ogni motociclista la fruibilità di una moto che sviluppa la bellezza di 200cv. Il cupo rombo del nuovo motore «Crossplane» a scoppi irregolari, anch'esso di derivazione M1-MotoGP, ricorda l'affascinante suono del bicilindrico. Per la versione più racing, la YZF-R1M, si possono addirittura regolare i valori delle sospensioni elettroniche e analizzare le proprie uscite tramite l'acquisizione dati comprensiva di GPS. Che possa magari diventare obbligatorio in futuro, l'utilizzo di così tanta elettronica per la sicurezza stradale? Il prezzo di listino Yamaha 2016 per il mercato svizzero, delle tre versioni YZF-R1, YZF-R1 60° Anniversary edition e YZF-R1M, è rispettivamente di 20.790, 21.890 e 25.780 franchi.