"Presto il trapianto della testa"

Annuncio choc di un medico torinese: "Tra 2 anni si potrà effettuare"
AtseAnsa
18.06.2013 19:47

ROMA - Impossibile, fantascientifico e anche vietato dalla legge: medici, filosofi e istituzioni giudicano così la prospettiva di un trapianto di testa, annunciato da Sergio Canavero, neurochirurgo di Torino secondo il quale entro due anni sarebbe possibile realizzare l'intervento. Ma la notizia suscita subito un lungo elenco di interrogativi scientifici ma anche etici.Si tratta di un progetto pubblicato sulla rivista Surgical Neurology International e battezzato HEAVEN/GEMINI (ovvero Head Anastomosis Venture with Cord Fusion), nome che indica la possibilità di fondere due diversi tratti di midollo spinale, quello di un corpo donato, col moncone nel collo del soggetto ricevente. Un intervento che evoca un'immagine della medicina estrema come quella di Frankenstein, per gestire la quale esistono però regole e procedure, come il divieto per legge, in Italia, di trapiantare cervello e organi genitali.Il donatore del corpo e il candidato ideale per riceverlo sono in teoria un individuo che può avere perso la vita per un trauma cranico, "senza lesioni degli altri organi - spiega Canavero che lavora alla Città della salute e della scienza di Torino, in una intervista al settimanale Oggi - o chi ha subito un ictus fatale; e (il ricevente) una persona affetta gravemente da una malattia neuromuscolare degenerativa o un soggetto tetraplegico".Sergio Canavero afferma che sarebbe possibile ricostituire la continuità del midollo spinale, il vero punto cruciale dell'impresa, grazie a speciali materiali chimici (chiamati fusogeni o sigillanti di membrana).L'ottimismo del neurochirurgo di Torino però non trova sponda: per il presidente del Centro Nazionale Trapianti Alessandro Nanni Costa, che ha ricordato i divieti per legge, si tratterebbe di "trapianti di strutture assolutamente complesse di cui ancora ignoriamo tante cose. Atteniamoci alla sfera della realtà e al buon senso". Dalla direzione della struttura dove lavora la risposta è in linea con quella di Nanni Costa. Per altro ogni intervento del genere dovrebbe passare sotto un esame severissimo di un comitato etico nazionale e di uno interno all'ospedale.Trapiantare la testa di una persona sul corpo di un altro è qualcosa di inverosimile dal punto di vista tecnico-scientifico e non plausibile dal punto di vista biologico, perché il cervello di una persona non funzionerebbe sul corpo di un'altra, rincara il professor Gilberto Corbellini, storico e filosofo della scienza dell'Università La Sapienza di Roma. "La persona sta nel cervello - precisa - quindi eventualmente sarebbe un trapianto di corpo. Il cervello poi si struttura in funzione del corpo su cui si sviluppa ed è capace di controllare solo quel corpo.Il trapianto di testa dal punto di vista tecnico al momento è un traguardo fantascientifico", conclude il direttore dell'Istituto di Neurochirurgia dell'Università Cattolica, Giulio Maira, per il quale "mancano le basi sperimentali e di conoscenza". Impossibile, per Maira, non pensare alle gravi lesioni al midollo spinale che riducono alla paralisi milioni di persone: si è provato in tanti modi, ma per ora non ci sono risultati validi e siamo lontani da applicazioni cliniche".