Editoriale

Per il nostro benessere servono cioccolato e cerotti

Domani, in allegato al Corriere del Ticino, un numero di Illustrazione ticinese tutto dedicato a salute e benessere
Michele Castiglioni
17.08.2022 20:00

Quante volte ci sentiamo chiedere «come stai?» e rispondiamo «bene» quasi in automatico, come a voler fermare lì la conversazione. Sono più dei convenevoli che una vera domanda. Domanda che, peraltro, non richiede un’effettiva risposta e il perché risiede nel fatto che in realtà la risposta a quella semplice domanda, se dovesse essere data con coscienza sarebbe lunga, complessa e soprattutto poco comprensibile per gli altri. Ma come, direte, cosa c’è di più semplice che rispondere ad una domanda della quale solo noi sappiamo la risposta? Il fatto è che lo star bene, il «sentirsi» bene, è la risultante di un intreccio inestricabile di elementi, pensieri e sensazioni. Non è la loro semplice somma. Ci sono le sensazioni e i messaggi che ci lancia il fisico, c’è l’umore, c’è il sentire legato a situazioni e momenti. C’è la salute mentale. Una volta si dicevano «lunatiche» le persone che si comportavano con l’eterogeneità degli incessanti cambiamenti del nostro satellite nel cielo, ma in realtà siamo tutti un po’ lunatici: il nostro essere cambia continuamente nella quotidianità, a seconda di cosa succede a noi e intorno a noi. Poi, certo, in modo più specifico possiamo descrivere il nostro stato di salute o il nostro umore e, sicuramente siamo in grado di dirci stressati o rilassati, sofferenti o gaudenti. Resta il fatto però, che il nostro benessere complessivo, il nostro essere nel mondo è un affare complicato ed eterogeneo. È risaputo che spesso l’emotività e le condizioni psicologiche hanno un effetto concreto sul nostro corpo e che, viceversa, condizioni di sofferenza fisica comportino un deterioramento dell’umore - quando non l’insorgenza di stati depressivi. Ecco perché non dobbiamo mai scordare che non è sufficiente prenderci cura di noi stessi «un pezzo alla volta», ma dobbiamo sempre tenere in considerazione il nostro benessere complessivo. E se una parte di noi ha delle difficoltà, oltre a prestarle attenzione in modo specifico dovremmo pensare a come aiutarla anche tramite altri canali. Insomma: se mi ferisco, disinfettante e cerotto sono certamente più utili che non ascoltare la mia canzone preferita. Ma dopo, anche la musica può aiutarmi a combattere il dolore. E se invece il dolore è nell’anima, un bel viaggio e del cioccolato possono fare meraviglie!

Buona lettura!