Sui monti di Comino
I monti di Comino sono un territorio assai esteso, con ampi pascoli su cui sorgono rustici ristrutturati per le vacanze e il tempo libero, che si presta per gite familiari, picnic e giornate rilassanti nella natura. C’è anche una capanna. Ampie panoramiche lasciano scorgere alcune vette importanti quali il Ghiridone, il Pizzo Leone e, più lontano, il Monte Tamaro.
A Comino in passato, da Pasqua a fine autunno, si trasferivano molte famiglie che, grazie all’estensione dei prati (è uno dei monti più vasti del Ticino), riuscivano a foraggiare un buon numero di capi di bestiame garantendosi così la sussistenza.
Itinerari
Da Comino partono parecchie escursioni, ad esempio quella che permette di raggiungere la chiesetta della Madonna della Segna, eretta nel 1647 su rovine più antiche. A poca distanza da questo oratorio si trova una torbiera protetta a livello nazionale dove la fauna tipica delle zone umide vive nel suo equilibrio naturale. Proseguendo si può percorrere il tragitto circolare che permette di aggirare l’Aula, promontorio boscoso la cui sommità è situata a 1416 metri.
Per i più arditi vi sono mete come il Pizzo Ruscada (2000 m, circa 4 ore di percorso alpino).
La discesa da Comino a Intragna non presenta invece difficoltà particolari e attraversa Dröi, Calascio, Cremaso e Pila (variante: Dröi, Selna, Costa, Pila) tra pascoli fioriti e magnifici boschi di faggio.
La regione di Comino permette di osservare, a seconda delle stagioni, genziane, narcisi selvatici, mughetti, arnica, gigli selvatici e alcune rare orchidee selvatiche. Con un po’ di fortuna s’incontrano pure caprioli, camosci, cervi, volpi e scoiattoli.