Sulla collina di Comano con Nag Arnoldi
Il percorso inizia dal nucleo di Comano: seguendo la segnaletica che indica la via per San Bernardo, si cammina dapprima su strada, in seguito su un comodo sentiero, in leggera salita, attraverso una bella selva castanile. La Via Crucis s’inoltra nel bosco, dove in tempi passati la gente del luogo saliva in processione fino alla chiesetta per chiedere intercessione in caso di bisogno o in segno di ringraziamento. I bassorilievi di Arnoldi illustrano i temi classici della salita al Calvario mediante intense forme espressive.
Un ampio spiazzo contornato da alberi precede l’oratorio di San Bernardo (purtroppo solitamente chiuso). Qui un tempo c’era un eremo, mentre ancora oggi ogni anno in agosto, in occasione della festa del santo, una celebrazione religiosa e una festa animano il colle, che è anche una meta ideale per un picnic familiare o per una gita con i bambini.
Dopo una sosta per ammirare il panorama, il ritorno a Comano avviene per lo stesso sentiero.
Chi volesse proseguire la passeggiata verso la Capriasca, dal colle di San Bernardo può raggiungere l’oratorio di San Clemente e la Torre di Redde. Nel Medioevo, Redde ospitava un villaggio, che fu abbandonato nel ‘500 non si sa con certezza per quale motivo, forse a causa della peste. Dell’abitato rimangono solo alcune rovine, mentre la chiesetta e la torre, restaurata negli anni Novanta, sono in buone condizioni. La torre apparteneva già nel ‘300 alla famiglia Rusca di Como e probabilmente faceva parte di un sistema di controllo delle vie di comunicazione.
Da Redde si può seguire il sentiero verso Origlio, bel luogo caratterizzato dal laghetto attorno a cui corre una passeggiata adatta a tutti in ogni stagione, oppure camminare verso Vaglio e Tesserete.
Da Origlio è possibile tornare a piedi a Comano, seguendo la segnaletica del percorso «Scollinando»; per il rientro da Tesserete invece occorre far capo ai mezzi di trasporto pubblico.