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Un San Valentino da film

I consigli cinematografici di una decina di personalità del mondo culturale, artistico e sportivo ticinese per incorniciare il giorno di San Valentino, che siate soli o in coppia
Una scena di «Notting Hill».
Nadia LischereRed. AgendaSette
13.02.2021 06:00

Innamorati o cuori solitari, quello alle porte è un San Valentino senza stress. Se non per quanto riguarda la preparazione di una cena degna di nota (che non sia la solita minestra). In alternativa, si può sempre scegliere fra le numerose proposte dei ristoranti con servizio da asporto/a domicilio. Per quel che concerne invece eventuali regali, se vi siete ridotti all’ultimo anche per ordinare qualcosa in Rete, non c’è da preoccuparsi. Si può sempre puntare sui classici e apprezzati cioccolatini (sì, anche se non avete qualcuno con cui condividerli, anzi, per una volta nessuno vi ruberà quelli più buoni). Se i dolci non piacciono, tra i beni di prima necessità spiccano i fiori, che suscitano il buonumore. Per ovvi motivi, di uscire di casa per andare al cinema o a vedere un concerto o uno spettacolo non se ne parla. Al massimo per una passeggiata romantica (o digestiva). Ma ciò non significa che non possa comunque essere un San Valentino da film. Basta mettersi comodi, con vino e popcorn/gelato a portata di mano, accendere la tv e scegliere il titolo giusto, per ridere, sognare, emozionarsi, immergersi in una nuova avventura, insieme o da soli, poco importa.

Julia Roberts in una scena di «Pretty Woman».
Julia Roberts in una scena di «Pretty Woman».

Non solo commedie romantiche
Per aiutarvi nella scelta del film, in queste pagine vi proponiamo non solo una selezione dei titoli cult e delle novità in arrivo sulle varie piattaforme tv per San Valentino, ma anche una serie di suggerimenti esclusivi. Abbiamo infatti chiesto a una decina di personalità del mondo culturale e sportivo ticinese che cosa sceglierà e/o consiglia di (ri)vedere per San Valentino, anche in base al proprio genere preferito.
«Non ricordo di aver mai vissuto un San Valentino in coppia», premette Michael Casanova, «in genere guardo la tv e faccio finta di avere il magone, quindi mi faccio coccolare dalla mamma (ride)». Poi, «basta aspettare 24 ore - aggiunge lo speaker di Radio3i - per la festa dei single». Comunque il 14 febbraio «guardo film romantici: il mio preferito è Titanic ma consiglio anche 50 volte il primo bacio e Ghost». In generale, però, mi piacciono i film drammatici legati anche a ipotesi future realistiche, come Armageddon. Ma non so se sia il caso di vederlo il 14 febbraio, dipende dall’umore che si ha».

Lucy e Henry sono i protagonisti di «50 volte il primo bacio». © Studio/Produzent
Lucy e Henry sono i protagonisti di «50 volte il primo bacio». © Studio/Produzent

La violinista Maristella Patuzzi festeggia sempre a San Valentino, «anche perché è il giorno del mio compleanno», sottolinea ridendo. Quest’anno, la sera del 14 febbraio sarà all’insegna «della condivisione dell’amore per la musica»: «Mi esibirò per gli ospiti dell’Hotel Diamond di Lugano». Se però potesse scegliere di vedere un film, tra i suoi titoli preferiti c’è Interstellar di Christopher Nolan. «Mi piace moltissimo perché - spiega - unisce la visione di un mondo nuovo alla rinascita, a seguito di problematiche catastrofiche». A Patuzzi piacciono «i film d’impatto», ma comunque, rivela, «sono una romanticona, innamorata della vita».
Tra le persone che festeggiano il giorno degli innamorati c’è anche Domenico Lucchini, direttore del Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive (CISA) di Locarno. «Sì, festeggio puntualmente San Valentino poiché in questa fatidica data mi sono prima fidanzato e poi sposato». E su quale film ricadrebbe la scelta per questa domenica?, chiediamo. «Con mia moglie, che è di cultura e lingua francesi, mi riguarderei volentieri Jules e Jim, la visione dell’amore di quell’intramontabile regista che fu François Truffaut».

Una scena di «Jules e Jim».
Una scena di «Jules e Jim».

A Caterina Righenzi la data del 14 febbraio non dice molto, «nel senso che non mi aspetto che il compagno mi porti delle rose; non sono per le feste comandate, apprezzo molto di più i piccoli gesti spontanei». Tra i titoli preferiti dalla conduttrice radio-tv della RSI spicca Notting Hill «da vedere e rivedere, tutta la vita», non solo a San Valentino. «Mi piace da pazzi - rivela - e secondo me, insieme a Pretty Woman, è un must del romanticismo. Poi, a me piacciono molto il genere giallo e le storie di spionaggio: per esempio, ho appena finito di vedermi tutta la serie de Le regole del delitto perfetto».
«San Valentino è già domenica?», chiede preso un po’ alla sprovvista Niccolò Castelli. Il regista e neo direttore della Ticino Film Commission ha una teoria a riguardo: «Andrebbe festeggiato a sorpresa in altri momenti dell’anno». A San Valentino «bisogna celebrare l’amore in generale e divertirsi e ridere», quindi il primo film che gli viene in mente è «Il vizietto (La Cage aux folles) di Édouard Molinaro, con Ugo Tognazzi». Sul genere drammatico - «quello che guardo di più» - un altro film che sceglierebbe è «Alabama Monroe - Una storia d’amore di Felix Van Groeningen, che racconta bene cos’è il senso della famiglia, oppure Manchester by the sea di Kenneth Lonergan, che narra di una ricerca di amore dopo qualcosa di drammatico».

Michel Serrault e Ugo Tognazzi in una scena del film «Il vizietto».
Michel Serrault e Ugo Tognazzi in una scena del film «Il vizietto».

Film sì, ma anche serie tv
«Non sono solita fare qualcosa di particolare durante questo tipo di festività», premette Raffaella Castagnola Rossini, direttrice della Divisione della cultura e degli studi universitari. «Attualmente - rivela - sto guardando su Netflix la serie The Crown, incentrata sulla vita della regina d’Inghilterra e della famiglia reale. Forse non è una serie a tema con San Valentino, perché ovviamente racconta la storia di Diana, Carlo, Camilla, ma diciamo che si parla anche del ruolo dell’amore, legato ai ruoli istituzionali». Per San Valentino, invece, il primo titolo che gli viene in mente è «Pretty Woman».
Anche il violoncellista Mattia Zappa non è solito festeggiare San Valentino, ma, precisa, «una cena ci sta benissimo». Il 14 febbraio «magari proporrei alla mia compagna una miniserie tv che mi era piaciuta molto, che s’intitola I pilastri della Terra, tratta dall’omonimo romanzo di Ken Follett: è ambientata nel Medioevo e il genere è quello storico, ma è piena di intrighi e storie d’amore, molto romantica quanto cruda». Come film, invece, Zappa - amante «del cinema italiano, quello fatto bene» - sceglierebbe Nuovo Cinema Paradiso di Tornatore, «con la musica di Morricone, che spesso suono ai concerti a tema, oppure Il postino, un gioiello, con Massimo Troisi».

Una scena de «Il postino».
Una scena de «Il postino».

Raffaele Sannitz domenica pomeriggio sarà impegnato in pista, «ma la sera un film ci starebbe bene». Il giocatore dell’Hockey Club Lugano di solito festeggia San Valentino «ma, appunto, dipende se c’è una partita (ride), a volte non c’è nemmeno il tempo per organizzare una cena». Sulla scelta di un film per il 14 febbraio, Sannitz premette: «Io e la mia compagna abbiamo gusti diversi». «Io sono più per le storie d’azione - precisa - e preferisco film come Ocean’s Eleven e Ocean’s Twelve. A lei invece piacciono le commedie romantiche e per San Valentino potrebbe essere un compromesso. Fra i film che erano piaciuti a entrambi ricordo I sogni segreti di Walter Mitty».
Per la conduttrice tv e speaker di Radio Ticino Margherita Zanatta essere nata il giorno prima di San Valentino «non ha mai portato troppa fortuna dal punto di vista sentimentale», rivela sorridendo, e anche se prova a evitare le commedie romantiche, «finisco sempre per guardarle commuovendomi sempre durante le solite scene». Autrice e conduttrice dei programmi Room 66 per la radio e Che peccato! per la tv, Zanatta è di indole romantica, «ma lo nascondo molto bene sotto un’anima rock, perché la verità è che ormai sono disillusa». Per il 14 febbraio, comunque, sceglierebbe di rivedere «Le pagine della nostra vita, un film meraviglioso che secondo me è proprio la descrizione di come dovrebbe essere l’amore».

Una scena de «Le pagine della nostra vita». © Studio/Produzent
Una scena de «Le pagine della nostra vita». © Studio/Produzent

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