Islanda

«Come visitare la luna rimanendo sulla terra»

È questo lo slogan di una piccola agenzia islandese, che descrive bene l’esperienza di un viaggio di due settimane in questo paradiso naturale. Noleggiate un’automobile e guidate lungo le coste. Non mancate alcune incursioni all’interno del paese con un fuoristrada, ma non guidate voi. Un viaggio che vi permette di scoprire geyser, soffioni, laghetti termali, ghiacciai, iceberg, spiagge nere di fine sabbia vulcanica e avvistare le balene.
Giò Rezzonico
01.08.2002 12:00

Itinerario

(agosto 2002)

  • 1° giorno Zurigo – Reykjavik –  Keflavík – Grindavík – Reykjavik (75 km)
  • 2° giorno Reykjavik
  • 3° giorno Reykjavik – Selfoss – Gullfoss – Thingvellir – Reykjavik (230 km)
  • 4° giorno Reykjavik – Selfoss – Vík í Mýrdal – Kirkjubæjarklaustur (250 km)
  • 5° giorno Escursione in fuoristrada a Landmannalaugar
  • 6° giorno Kirkjubæjarklaustur – Skaftafell – Jökulsárlón – Höfn (200 km)
  • 7° giorno Höfn – Djúpivogur – Egilsstaðir (300 km)
  • 8° giorno Egilsstaðir – Mývatn (180 km)
  • 9° giorno Escursione in fuoristrada ad Askja
  • 10° giorno Mývatn – Dettifoss – Ásbyrgi – Húsavík (170 km)
  • 11° giorno Húsavík – Goðafoss – Akureyri (90 km)
  • 12° giorno Escursione alle isole Vestmannaeyjar
  • 13° giorno Reykjavik – Zurigo

 

 

Durata del viaggio: 13 giorni

Operatore turistico: Kel12 

  

   

 

 

Vorreste andare sulla luna, ma costa troppo? Allora venite in Islanda. È lo slogan di una piccola agenzia islandese, che ci ha organizzato una gita all’interno del paese. In una zona dove, appunto, gli astronauti della Nasa avevano trascorso alcune settimane di esercitazione prima della grande avventura. Quel luogo era stato scelto dagli esperti, perché si riteneva che sulla terra fosse il più simile al paesaggio lunare. Vi si può accedere solo con un fuoristrada ben attrezzato (non guidato da voi!), attraverso piste dissestate. Qua e là, bisogna attraversare anche alcuni fiumi. Si tratta di una zona vulcanica. Negli ultimi millenni sono avvenute numerose eruzioni. La lava, di colori differenti a seconda del materiale espulso dalle viscere della terra, ha creato diversi deserti, che si estendono su centinaia di chilometri quadrati. Di automobili ne incontrate pochissime: non più di dieci sull’arco di tutta una giornata. Nessuno vi abita. Il silenzio, simile a quello dei deserti di sabbia, regna assoluto. L’impressione, che in certi momenti può anche essere sgradevole, è quella di essere fuori dal mondo. Meta della gita, il laghetto di Askja, situato nella bocca di un vulcano, addormentato ma non troppo. L’acqua del lago, dove si può fare il bagno tutto l’anno, ha una temperatura costante di oltre 30 gradi ed è riscaldata dal calore del vulcano. Questa gita è una delle mete più interessanti dell’Islanda, un paese straordinario per chi ama la natura. Un paese in cui la natura è dominante e la fa da padrona. L’uomo è costretto ad adattarsi. Un paese grande cinque volte la Svizzera, ma con il numero di abitanti del Cantone Ticino: i due terzi per giunta sono concentrati nella capitale.

 

Il giro dell’isola in due settimane

Per visitarlo bene ci vogliono un paio di settimane. Il programma di viaggio vi riserverà ogni giorno scoperte spettacolari, che vi incanteranno. I geyser, getti d’acqua calda, che a intervalli regolari esplodono dal terreno e raggiungono un’altezza fino a 10-15 metri. I soffioni: qua e là durante il viaggio vedrete vapore fuoriuscire dalla terra, a volte anche in modo molto rumoroso. Il clima in estate ha una temperatura media di 10 gradi, ma voi potrete fare il bagno in laghetti termali (vicino all’aeroporto internazionale, alla Laguna blu, esiste uno stabilimento ben attrezzato). Una miriade di splendide cascate scavate nel terreno vulcanico. Ai ghiacciai, di cui l’Islanda è ricchissima, vengono organizzate gite in motoslitta. Gli iceberg. Due laghetti di acqua mista (salata e dolce) raggiungono una lingua del ghiacciaio più vasto d’Europa (il Vatnajökull), dal quale si staccano impressionanti iceberg. Potrete navigare attraverso le montagne di ghiaccio con uno stranissimo battello anfibio. Il mare. Vi colpiranno le spiagge nere di fine sabbia vulcanica, che costituiscono uno sfondo straordinario alla schiuma bianca delle onde. L’avvistamento delle balene. Da più parti del paese, ma soprattutto da Húsavík, partono navi per il cosiddetto «Whale watching». Durante le escursioni, che durano alcune ore, potrete avvicinarvi a balene e delfini. E vi assicuro che non si tratta di un bidone. A Thingvellir potrete passeggiare nella spaccatura della terra che divide la cosiddetta zolla continentale europea, da quella americana. Tutti questi luoghi li potrete raggiungere con una normale automobile, percorrendo la strada nazionale numero uno, che costeggia l’isola. Ma le zone più eccezionali si trovano all’interno e sono raggiungibili solo in fuoristrada (non avventuratevi da soli). Oltre alla gita descritta in apertura, non mancate di visitare il Landmannalaugar: altro splendido paesaggio lunare. L’Islanda è un vero paradiso naturale. Ha un solo difetto. Costa maledettamente cara, nonostante offra alberghi di scarso interesse. Anche per mangiar bene, bisogna spendere molto. Il periodo ideale per una vacanza è luglio-agosto. Per visitare «la luna» vale bene la pena di risparmiare qualche soldo durante l’anno…!

 

 

Per saperne di più

  • Islanda, Lonely Planet, Torino 2001
  • Danimarca, Islanda, Touring Club Italiano, Milano 2000
  • Le Guide de l’Islande, Editions Manufacture, Lyon 1995
  • Islanda, Meridiani, 1999
  • Island, Polyglott on Tour, München 2001
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