In città e sulla costa
Itinerario
(aprile 1998)
- 1° giorno Lisbona
- 2° giorno Lisbona
- 3° giorno Lisbona – Queluz – Sintra – Mafra – Ericeira – Azenhas do Mar – Cabo da Roca – Cascais - Lisbona
Durata del viaggio: 3 giorni
Operatore turistico: Organizzato in proprio
Un drammatico terremoto distrusse nel 1755 gran parte della città e del suo patrimonio artistico. Per questo i monumenti più significativi si trovano lontani dal centro o nei dintorni. Durante il terremoto andarono distrutte molte delle opere edificate all’inizio del Cinquecento, il secolo d’oro di Lisbona, che coincide con il regno di Manuel I (1495-1521) e con le grandi scoperte: delle Indie nel 1498 da parte di Vasco da Gama e del Brasile nel 1500 da parte di Pedro Álvares Cabral. È proprio per ricordare questa sua grande vocazione marinara che Lisbona, quattrocento anni dopo, ha dedicato l’esposizione mondiale al mare e agli oceani.
Trascorrendo un fine settimana in questa simpatica città potrete gustare, soprattutto nella parte alta, l’ottima cucina portoghese, ideale per chi ama il pesce (il merluzzo è cucinato in 250 diverse maniere), assaggiare il vino Porto e ascoltare il Fado, la musica tradizionale del paese. Non mancate, se il tempo è bello, una gita a Cascais lungo la Costa del Sol. Prima di partire per il viaggio, per pregustare l’atmosfera di questa affascinante città, vi consigliamo di leggere «Sostiene Pereira» di Antonio Tabucchi (edizioni Feltrinell) o «Il Libro dell'inquietudine» di Fernando Pessoa (edizioni Feltrinelli), il più grande poeta-scrittore portoghese. Dal libro di Tabucchi è stato tratto anche un film. Ma vediamo ora nel dettaglio gli itinerari proposti nei tre giorni a Lisbona.
Primo giorno
Il centro città
La visita di Lisbona inizia dal Castello di São Jorge, che si può raggiungere in taxi (sono poco costosi) o meglio ancora con i caratteristici tram, che nella capitale portoghese si inerpicano per le stradine dell’Alfama o del Bairro Alto. Dal castello si gode una stupenda vista su tutta la città. La fortezza, distrutta quasi completamente dal terremoto del 1755, trae le sue origini addirittura dall’Età del Ferro e attorno ad essa iniziò l’edificazione della città.
Dal castello è interessante scendere a piedi visitando l’antico e affascinante quartiere dell’Alfama. Abitato dai ceti meno agiati, ricorda certi quartieri napoletani, pedonalizzati non per avversione alle automobili, ma perché le viuzze sono spesso troppo anguste per ospitale. Nell’Alfama, la sera troverete locali tipici per assaporare la gastronomia portoghese e ascoltare il Fado.
Dall’Alfama potrete raggiungere la bellissima e vastissima Praça do Comércio (Piazza del Commercio), ricostruita dopo il 1755, quando andò completamente distrutto il Palazzo Reale del ‘500 di Manuel I.
Da Piazza del Commercio, passando sotto un arco del trionfo di stile ottocentesco, giungerete in Rua Augusta, situata nel cosiddetto quartiere Baixa, vero cuore della città con le sue vie eleganti che portano in Praça dos Restauradores, dalla quale si accede all’amplissima e alberata Avenida da Liberdade, tradizionale «paseo» della città.
Se avete ancora un po’ di energia e di tempo, non mancate di visitare, in cima all’Avenida, l’Estufa Fria, un curiosissimo parco botanico creato all’inizio del ‘900. D’incanto vi troverete immersi in un paesaggio tropicale.
La serata la potrete trascorrere all’Alfama o al Bairro Alto, ricco di ristoranti e locali, dovete potrete ascoltare il Fado. Nei ristoranti più rinomati (indicati soprattutto dalla Guida Michelin rossa, che rimane sempre la più affidabile) sarà auspicabile riservare, perché sono sempre pieni.
Secondo giorno
I quartieri del porto
Una mezza giornata va dedicata alla visita del quartiere di Belém, dove potrete ammirare due eccezionali monumenti risparmiati dal terremoto del 1755 e che risalgono al periodo aureo del Portogallo: la Torre di Belém, fatta costruite nel 1515 da Manuel I, e il Monastero dos Jerónimos dello stesso periodo. La torre fu concepita originariamente come faro e contemporaneamente come fortezza difensiva del porto, il più importante d’Europa nel Cinquecento. Il Monastero dos Jerónimos sorge sul luogo che ospitava una cappella dove i Cavalieri di Cristo si fermavano a pregare prima di partire per i loro lunghi viaggi. Nel 1497, prima di salpare per l’India, vi si fermò anche Vasco da Gama. In seguito al successo riportato dalla sua spedizione, Manuel I commissionò la costruzione di questo convento, che venne edificato tra il 1517 e il 1522. Eccezionale è il chiostro, considerato dagli esperti di storia dell’arte uno dei più belli al mondo. La splendida chiesa è diventata oggi una «fabbrica di matrimoni»: ne ho visti tre nel giro di tre quarti d’ora.
Di fronte alla leggerezza di questo straordinario monastero si erge, minaccioso, un monumento di chiaro stampo fascista, dedicato negli anni Sessanta dal dittatore Salazar ai conquistatori portoghesi dei mari.
Se non siete troppo stanchi, date un’occhiata anche al «Museu Nacional dos Coches», che ospita un’interessante collezione di carrozze.
Nel pomeriggio, non mancate di visitare il Convento da Madre de Deus, con l’annesso Museo Nazionale dell'Azulejo. Ex convento della Clarisse, fondato anch’esso nel periodo aureo (1509) in stile manuelino, ospita un meraviglioso piccolo chiostro e una decoratissima chiesa in cui si accostano stranamente pesanti ori di espressione barocca con i toni freddi degli «azulejos» bianchi e blu, conferendo all’immagine complessiva un grande effetto. I locali del convento ospitano un interessante museo degli «azulejos», introdotti in Portogallo durante il periodo della dominazione araba (714-1147).
Verso sera, salite al Bairro Alto a bere un bicchiere di Porto come aperitivo al «Solar do Vinho do Porto». Potrete salire utilizzando gli originalissimi Elevador do Carmo o Elevador da Glória, una sorta di ascensore il primo e una funicolare il secondo, che portano entrambi nelle vicinanze della Stazione do Rossio in Praça dos Restauradores.
Terzo giorno
A Cascais lungo la costa
Sarà bene programmare questa splendida gita in una giornata in cui il barometro segna bel tempo. Si tratta di un’escursione che abbina arte e natura. Il tragitto complessivo è di circa 150 chilometri. Vi consigliamo di noleggiare un’automobile per una giornata: vi costerà circa 100 franchi svizzeri. Le strade sono belle, il traffico disciplinato.
Da Lisbona, in autostrada, si raggiunge Queluz, dove potrete visitare la splendida residenza estiva dei regnanti del Portogallo: un palazzo settecentesco lungo e basso, di color rosa, con un’architettura molto leggera. Di fronte, la chiesa del palazzo ospita oggi una splendida «Pousada»: catena di alberghi dello stato ricavati da edifici storici.
Da Queluz proseguite per Sintra, rinomato luogo di villeggiatura immerso nel verde. Molto apprezzato da artisti, stranieri danarosi e dalla Lisbona bene grazie al clima mite e alla bellezza del paesaggio, in giugno e luglio ospita un festival di opere romantiche. Non mancate di visitare la quattrocentesca residenza reale estiva e l’ottocentesco Palácio Nacional da Pena, un miscuglio di elementi arabi, gotici, manuelini, rinascimentali e rococò, situato sul cocuzzolo di un colle alto 500 metri. Trasferitevi dal centro di Sintra al Palácio da Pena in automobile e fermatevi a metà strada per recarvi a piedi (circa 30 minuti andata e ritorno) alle rovine del Castelo dos Mouros, una roccaforte costruita tra l’ottavo e il nono secolo. La passeggiata nel bosco è bellissima. Nei dintorni (troverete i cartelli indicatori), tra il verde dei boschi, il Convento dos Capuchos, antico convento ora abbandonato, con le celle, scavate in parate nella roccia, curiosamente rivestite di sughero, forse a mitigare l’umidità del luogo.
A Sintra si trova un elegantissimo albergo a cinque stelle nel settecentesco Palacio de Seteais. Proseguite per Mafra, dove potrete visitare un altro interessante palazzo settecentesco, un convento con annessi appartamenti reali.
Mafra si trova a 10 chilometri da Ericeira, cioè dal mare. Da qui inizia la Costa do Sol, che percorrerete fino a Cascais, passando per Azenhas do Mar (idilliaco villaggio adagiato su una scogliera), Cabo da Roca (la punta più occidentale d’Europa), la splendida spiaggia Praia do Guincho, Boca do Inferno (imponenti formazioni rocciose scavate dall’Oceano). Lungo la costa incontrerete punti panoramici eccezionali sull’Oceano. Cascais, dove il re d’Italia scelse di trasferirsi dopo l’esilio, è un piacevole villaggio turistico, oggi praticamente congiunto a Estoril, cittadina famosa per il suo casinò. Rientrerete a Lisbona in serata, dopo aver gustato le specialità di pesce in un ristorantino di Cascais.
Per saperne di più
- Portogallo, La guida verde Michelin, 2013
- Spagna e Portogallo, La Guida rossa Michelin, 2013
- Portogallo, Clup Guide, 1996
- Portogallo, Le guide Mondadori, 2018
- Portogallo, Lonely Planet, 2020
- Portogallo, Touring Club Italiano, 2018
- Lisbona, DeAgostino Baedeker, Novara 2007