Italia

Sul lago di Como a mezz’ora da Lugano

Giunti a Menaggio si prosegue per Cadenabbia e, lungo la via del Paradiso a Tremezzo, dove si visita la seicentesca Villa Carlotta. Si prosegue per Lenno, dove in motoscafo si raggiunge la deliziosa Villa del Balbianello. Ultima tappa è la famosa Bellagio con Villa Serbelloni, sulle rovine della residenza di Plinio Il Giovane e Villa Melzi costruita da un illuminato politico milanese, che ospitò Liszt e Stendhal.
Giò Rezzonico
01.04.2018 12:00

Itinerario

(aprile 2018)

Lugano – Gandria – Porlezza – Menaggio – Cadenabbia – Tramezzo  - Lenno – Tramezzo – Bellagio – Menaggio – Lugano

 

 

Durata del viaggio: 2 giorni

Operatore turistico: Organizzato in proprio

  

  

 

 

Ecco un affascinante itinerario, a poca distanza dal Ticino, sul Lago di Como. Una regione spesso trascurata dai ticinesi, ma di grande interesse e adatta per una gita anche di giornata, o forse meglio di due. Da Lugano ci si dirige verso Gandria e Porlezza e quindi Menaggio, che si raggiunge in poco più di mezz’ora. È questa la prima sosta del nostro percorso. Questo borgo, che si affaccia sulla parte settentrionale del Lago di Como, offre un gradevole centro storico e un’interessante chiesa – Santo Stefano – di impianto romanico. Si prosegue per pochi chilometri in direzione sud verso Cadenabbia, situata in posizione incantevole di fronte a Bellagio ed unita da un viale di platani, la via del Paradiso, a Tremezzo. Qui si trova la tardo barocca Villa Carlotta, dove i capolavori della natura e dell’ingegno umano convivono in perfetta armonia. Commissionata nel XVII secolo dal marchese Giorgio Clerici, che desiderava un edificio imponente ma sobrio, fu con il successivo proprietario – l’imprenditore e collezionista d’arte Giovanni Battista Sommariva – che la villa toccò il suo sommo splendore. Il giardino fu trasformato in uno straordinario parco romantico e la dimora venne impreziosita con opere di Canova, Thorvaldsen e Hayez. L’ultimo proprietario, il duca di Saxe-Meiningen, appassionato botanico diede il tocco finale al parco, favorito dalla fertilità del terreno. Una piacevole passeggiata (calcolate circa 2 ore per la visita), tra alberi secolari, rododendri, azalee e rarità botaniche, offre splendide vedute sul lago e su Bellagio. 

L’itinerario prosegue in direzione sud fino a Lenno, dove un servizio di motoscafi garantisce i collegamenti con la deliziosa Villa del Balbianello, il cui fascino si sprigiona dall’ambiente nel suo insieme. È forse la più seducente delle numerose dimore del lago per la sua posizione isolata, immersa tra acqua e verde in un paesaggio quasi selvaggio, ingentilito dalle raffinate forme dell’architettura settecentesca.

Si ritorna a Tremezzo, dove in motonave si raggiunge Bellagio. Situata in splendida posizione alla base del promontorio che divide il lago nei rami di Como e di Lecco, questa località di fama internazionale offre un interessante centro storico e la visita di due ville di grande interesse: Serbelloni e Melzi. La leggenda vuole che Villa Serbelloni sorga sulle rovine della residenza di Plinio il Giovane. Molto piacevole la passeggiata (attenzione solo con visite guidate della durata di circa 2 ore) nel vastissimo parco, dove tratti di bosco con piante secolari, percorsi da sentieri, sono alternati a radure e dove le piante esotiche si intrecciato a coltivazioni di fiori. La tranquillità del sito e gli spettacolari punti di vista sulle diverse diramazioni del Lago di Como rendono questa visita indimenticabile. Tornati in paese un itinerario storico (chiedere il prospetto all’ufficio del turismo) accompagna a Villa Melzi. Fu costruita all’inizio dell’Ottocento da un illuminato politico milanese, stimato da Napoleone Bonaparte. Le linee ed i volumi architettonici dovevano essere sobri ed eleganti per mettere in risalto il meraviglioso paesaggio circostante. L’insieme configura un luogo di rara armonia ammirato da grandi artisti come Stendhal e Franz Liszt, che vi soggiornarono. Nel giardino, ricchissimo di piante rare ed esotiche, si avvicendano alberi secolari, siepi di camelie, boschi di azalee e rododendri giganti, con raffinati monumenti ed opere d’arte.

Giunti a questo punto la vostra giornata volgerà al termine. Non resta altro che tornare in motonave a Menaggio e riprendere quindi la strada verso il Ticino.

 

 

Per saperne di più

  • Lombardia, Guida d’Italia, Touring Club Italiano (Guida Rossa), Milano 1987
  • Lombardia, Touring Club Italiano (Guida Verde), Milano 2004
  • Italia, La Guida Verde Michelin, Milano 2002

 

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