La politica

A Locarno l’attribuzione dei dicasteri sarà il primo banco di prova

Giovedì pomeriggio il momento ufficiale con la cerimonia d’insediamento del Municipio scaturito dalle urne - Poi si aprirà la discussione sulla suddivisione dei compiti tra i tre uscenti e i quattro volti nuovi - Ecco le ipotesi più probabili
Da sinistra Bruno Buzzini, Claudio Franscella, Nancy Lunghi, Nicola Pini, Elena Zaccheo, Mauro Silacci e Marco Pellegrini © CdT/Chiara Zocchetti

Il primo impegno che attende il Municipio di Locarno, subito dopo la cerimonia di insediamento in programma giovedì alle 14.30 a Palazzo Marcacci, è la discussione per l’attribuzione dei dicasteri. Discussione inevitabile, considerato che l’Esecutivo è stato rinnovato nei suoi quattro settimi. Un punto fermo dovrebbe comunque esserci per almeno due dei tre uscenti, ovvero Nancy Lunghi e Bruno Buzzini. La riconfermata rappresentante della Sinistra Unita manterrà verosimilmente il dicastero retto nella passata legislatura, vale a dire Socialità, giovani e cultura. Svariati sono infatti sfide e progetti in corso nei tre ambiti di sua competenza, pensiamo ad esempio allo sviluppo dell’offerta culturale in città. Medesimo discorso per il municipale rieletto sulla lista Lega-UDC. Difficile pensare che il dicastero Opere pubbliche passi di mano con la mole di cantieri aperti e con importanti progetti che si stagliano all’orizzonte: dalla valorizzazione degli spazi pubblici nel centro urbano a quella del Castello visconteo, dai futuri contenuti della rotonda di piazza Castello agli scenari riguardanti il PalExpo, senza dimenticare il capitolo dell’edilizia scolastica.

Tra desideri e impegni

Il sindaco designato Nicola Pini, come da prassi e come sempre avvenuto in passato, dovrebbe assumere il dicastero Amministrazione generale. Visto il suo impegno come granconsigliere (al Corriere del Ticino aveva detto che per un eventuale abbandono della poltrona a Bellinzona si sarebbe preso ancora qualche mese per pensarci), è da capire se conserverà anche il dicastero Sviluppo economico e territoriale. A una prima occhiata, sembrerebbe piuttosto difficile, anche lasciando il Gran Consiglio, che il liberale possa accollarsi un impegno del genere.

In effetti, un possibile nome sul tavolo proprio per questo dicastero potrebbe essere quello di Marco Pellegrini. Il rappresentante del Centro, che rientra in Municipio dopo l’esperienza dal 2000 al 2008, è sindacalista dell’OCST di lungo corso e conosce a menadito la realtà imprenditoriale del Locarnese. Potrebbe essere quindi lui a subentrare al nuovo sindaco alla guida del dicastero Sviluppo economico e territoriale, anche se non bisogna dimenticare che nelle due legislature vissute nell’Esecutivo cittadino aveva diretto quello della Sicurezza.

Un compito delicato

Dicastero, quello appunto della Sicurezza, la cui conduzione politica è quantomeno delicata. Nella passata legislatura, in seguito alla bufera che aveva investito la Polizia comunale, era stato tolto dalle competenze di Pierluigi Zanchi (Verdi e Indipendenti) per passare a quelle del liberale radicale Davide Giovannacci. Innanzitutto bisognerà decidere se il dicastero resterà legato a quello delle Finanze, come avvenuto dopo il minirimpasto dell’ottobre 2022, o se sarà abbinato a un diverso ambito di competenze. Ad ogni buon conto la conduzione politica del Corpo di Polizia e di quello dei Pompieri potrebbe essere assunta da Claudio Franscella. Il neoeletto sulla lista del Centro conta infatti una vasta esperienza in questo campo: non solo ha guidato questo dicastero nell’Esecutivo di Muralto, ma è anche stato per 20 anni presidente della Commissione cantonale fiumi sicuri. Senza dimenticare, poi, che è stato a lungo Giudice di pace del Circolo della Verzasca. Del resto Franscella ha incentrato la sua campagna elettorale proprio su questo tema: «Con esperienza e sicurezza per Locarno» è stato il suo slogan.

Educazione e Finanze

Il dicastero Educazione e Istituto per anziani potrebbe essere ripreso da Elena Zaccheo. La seconda più votata in assoluto, la neo municipale del PLR è stata infatti docente e, dal 2013 al 2022, ha assunto la direzione dell’Istituto scolastico comunale di Locarno. La sua passione per la pallacanestro e per il tennis la potrebbe anche portare alla conduzione del dicastero Sport, che nella passata legislatura comprendeva anche i settori Ambiente e Territorio.

Infine, per attinenza al suo ambito lavorativo, Mauro Silacci (uno dei quattro volti nuovi entrato nella stanza dei bottoni sotto la «bandiera» del partitone) potrebbe essere «tagliato» per il dicastero Finanze. Silacci finora, fra l’altro, era anche capogruppo in Consiglio comunale.

E il vicesindaco? Ancora non si sa

Il ruolo di vicesindaco, finora ricoperto da Giuseppe Cotti del Centro, è vacante. Andrà al più votato dello suo stesso partito, cioè a Claudio Franscella? Volendo scegliere la via della continuità, sì. Anche in considerazione del fatto che proprio quella formazione politica ha riconquistato il secondo seggio, tornando ad essere la seconda forza in Municipio. Ma non sono da escludere sorprese.

Ad Ascona si va al secondo turno

Il Centro di Ascona parte all’attacco per conquistare la poltrona del sindaco. E lo fa puntando sul nome dell’uscente Maurizio Checchi (attuale vicesindaco e rieletto con 1.321 voti) contro il nuovo «ad interim», Giorgio Gilardi del PLR (che da «outsider» ne aveva raccolti 1.459). Una sorpresa messa sul piatto dalla sezione, che non esita a definirlo «il futuro sindaco di tutti e l’unico in grado di riportare unione in Municipio». La decisione è stata presa durante la riunione della «direttiva» nella serata di lunedì. Ma, sempre ad Ascona, c’è pure la sfida «interna» al PLR. Con appena 46 voti di scarto dal collega di partito Giorgio Gilardi, Michela Ris sta seriamente pensando di provare a diventare la prima sindaca della storia del comune locarnese. «Dobbiamo ancora discuterne all’interno del partito, la decisione ufficiale la comunicheremo solo in tarda serata o anche mercoledì», ha detto al Corriere del Ticino. Facendo due conti, se il neosindaco di Locarno - il collega di partito Nicola Pini - dovesse decidere di abbandonare la poltrona da granconsigliere, sarebbe proprio Ris a subentrare. In quel caso, però, la sua preferenza andrebbe comunque ad Ascona e rinuncerebbe. I giochi sono tutti ancora aperti. Intanto, Giorgio Gilardi reagisce alla mossa del Centro: «Sono sereno, visti i risultati portati a casa tra Municipio e Consiglio comunale», ha dichiarato al telefono. Il tema è nell’ordine del giorno della riunione prevista per oggi. «Per il momento prendiamo atto, una risposta ufficiale seguirà». I possibili «toto sindaco» per un secondo turno su Gordola e Minusio non sono ancora confermati. Come scritto nell’edizione di martedì, sembra che gli animi siano più distesi rispetto a tre anni fa e, salvo sorprese, la tensione potrebbe dissolversi.
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