A Minusio conto alla rovescia per il «cambio della guardia»

Anche il sindaco PLR di Minusio Felice Dafond, dopo vent’anni alla guida del Comune locarnese affacciato sul lago, concluderà il mandato al termine della corrente legislatura. Una scelta che hanno fatto anche molti altri colleghi (una dozzina in tutto) di altre località nella regione di Locarno, come riferito in un articolo del Corriere del Ticino del 2 febbraio. Oltre a lui, però, non si ripresentano nemmeno altri due municipali uscenti dello stesso partito: Sergio Vela e Paolo De Giorgi. L’unico che si ripresenta, e sul quale sono puntati gli occhi per la poltrona più ambita, è l’uscente Renato Mondada, fra l’altro attuale vice. Chi saranno, allora, i probabili successori? E gli altri tre seggi? A chi andranno? Le quattro liste in corsa per conquistare i sette seggi hanno schierato 23 candidati. Ecco alcuni scenari, anche in base ai risultati portati a casa dalle varie liste nel 2021, in vista delle elezioni del 14 aprile.


Gli scenari possibili
Partiamo proprio dalla lista del PLR che, come detto, detiene la maggioranza nell’Esecutivo. Oltre a Renato Mondada, ci sono Kenzo Gobbi e Valentina Aricò-Respini, che nel 2021 si erano presentati portando a casa un risultato di tutto rispetto: 1.214 voti il primo, 1.186 la seconda. Per la cronaca, le preferenze raccolte da sindaco e vice erano state 1.882 e 1.642.
Certo, c’erano comunque gli altri due uscenti, ma dato che non si ripresentano, non è detto che quei 1.420 voti, rispettivamente 1.260, potranno andare a loro, portandoli così nella tanto ambita stanza dei bottoni. Gli altri nomi in lista sono (nell’ordine) quelli di Niccolò Sonetti, Patrick Donghi, Mauro Lentini e Dante Pollini. Andando per numero di seggi conquistati in Municipio, ecco la lista «Uniti per Minusio» che ritenterà la scalata. Alessandro Mazzoleni (pure granconsigliere) e Massimo Lafranchi occupano i due seggi, che molto probabilmente si riassicureranno pure per i prossimi quattro anni, dal momento che sono uscenti e si ricandidano. Gli altri nomi in corsa per aggiudicarsi uno scranno nell’Esecutivo di Minusio sono quelli di Daniele Bianchetti, Michele Costantini, Simone Ghisla, Francesca Guscetti e Irene Impastato.
Ancora due liste
Le liste in lizza sono ancora due: «USI - Unione Socialisti e Indipendenti» e «Verdi Liberali e Indipendenti». La prima può vantare, per il momento, un seggio in Municipio. Si presenta, tra l’altro, con sei candidati: Veronica Provenzale Uriati (uscente), Mehmet Altuntas, Giovanni Galli, Maria Elena Hoballah, Niccolò Mazzi-Damotti e Aldo Daniele Zwikirsch. Con poche variazioni, i nomi sono gli stessi della passata corsa elettorale. Le «new entry», in questo caso, sono Giovanni Galli e Maria Elena Hoballah. «Sostituiscono», se si può dire così, Robert Schneider e Massimo Mobiglia (deputato).


Con un’altra casacca
Quest’ultimo nome, fra l’altro, si ritrova «trasferito» nell’ultima lista, la numero 4 (per estrazione, «Verdi Liberali e Indipendenti», appunto). Della partita il 14 aprile saranno solo tre candidati. Oltre a Mobiglia, corrono sotto la bandiera dei Verdi liberali e indipendenti anche Paolo Kaehr e Martin Markovic. Oggettivamente una partenza in salita, dato che la compagine è priva di un appiglio che, al contrario delle altre liste, potrebbe assicurare almeno una poltrona del Municipio. Inutile sottolineare comunque il fatto che saranno le urne, i voti dei cittadini, a sancire il risultato.
Il Consiglio comunale
Con una realtà composta da quasi 5.000 iscritti in catalogo (il dato di riferimento è quello del 2021) e una partecipazione sul 55%, è interessante passare in rassegna gli attuali seggi del Consiglio comunale. Fra l’altro sempre dominati dal «blu scuro» del PLR, con 16 scranni su un totale di 40. I «colori» delle sedie che rimangono sono solo due: 15 di queste erano andate a «Uniti per Minusio» e le restanti nove a «Unione Socialisti e indipendenti».
Quaranta posti nel Legislativo, pertanto, ambiti sempre da quattro liste. Che, complessivamente, schierano 101 papabili. Una «carica» il cui numero ricorda quella dei cuccioli di dalmata di disneyana memoria, tra l’altro ispirati al romanzo di Dodie Smith. C’è da dire, però, che solo PLR e «Uniti per Minusio» sono riusciti a fare «il pieno» con 40 candidati ciascuno.
NOTA DI REDAZIONE: Una prima versione di quest'articolo era priva del nome di Dante Pollini, candidato nella lista del PLR. In questa nuova versione, è stato aggiunto insieme agli altri candidati (nel terzo paragrafo). La tabella riassuntiva, invece, ha sempre riportato correttamente tutte le informazioni.