A Natale si torna al cinema, la tradizione (ri)prende vita

Che Natale sarebbe senza l'appuntamento serale al cinema? Quest'anno il 25 dicembre lo si potrà passare comodamente seduti in sala, con la pancia piena, senza alcuna restrizione legata alla pandemia. E la proposta è davvero interessante. Da Avatar: La Via dell'Acqua a The Fabelmans, l'ode al cinema di Steven Spielberg, passando dalla commedia italiana di qualità con il ritorno di Aldo, Giovanni e Giacomo (Il Grande Giorno), e dal «film musicale» Whitney - Una voce diventata leggenda (stessi produttori di Bohemian Rhapsody), fino a Ernest e Celestine - l'avventura delle 7 note per i più piccoli che, se non l'hanno ancora visto, possono godersi anche Il Gatto con gli Stivali 2: L'Ultimo Desiderio. Insomma, le premesse ci sono tutte. Per tornare noi a goderci il grande schermo e, per le sale, ritornare finalmente ai livelli pre-pandemia.
«Sono molto fiducioso - dice il direttore del Palacinema di Locarno, Roberto Pomari -. Il weekend dovrebbe consacrare il ritorno alle sale. Non nego che la pandemia ha lasciato un segno e la spontaneità di andare al cinema è stata un po' mortificata da due anni difficili. La gente si è un po' abituata a non pensare al cinema come attività per il tempo libero, come invece accadeva prima. C'è ancora una certa riluttanza. Ma ora i titoli non mancano, ci sono film di spessore e importanti». Pomari ne è convinto: «Il cinema non muore mai, è una di quelle forme di espressione, di arte, di intrattenimento, che si sa reinventare e sopravviverà sempre».
C'è entusiasmo anche a Mendrisio, dove prenotazioni e prevendite per il 25 dicembre stanno andando molto bene. «Già lo scorso anno ci avevano sorpreso i numeri da record di Spider-Man: No Way Home. Quest'anno il programma è ricchissimo, ci sono proposte davvero per tutti, l'offerta è trasversale», commenta Luca Morandini, proprietario e titolare del Cinema Teatro di Mendrisio. Che aggiunge un dettaglio importante: la gente è tornata ad acquistare entrate e abbonamenti da regalare a Natale. «Quest'anno c'è un ottimismo che l'anno scorso non c'era. C'è la possibilità di ripartire alla grande. Le prospettive sono buone, anche per l'inizio del 2023 sono in arrivo titoli importanti. Per noi, finalmente, è sintomo di riprendere l'attività cinematografica come si deve. Abbiamo lavorato a metà regime rispetto al 2019, pre-COVID, ora aspettiamo una ripresa, anche a livello di produzioni». Insomma, siamo a metà della montagna. «Se Spider-Man e Top Gun hanno fatto grandi numeri in un momento difficile, vuol dire che se c'è il prodotto il pubblico risponde bene. E adesso i presupposti ci sono tutti».
Anche a Bellinzona le prevendite stanno andando bene. Anche se «lo streaming complica un po' le cose - spiega Gianni Bonardi, proprietario del cinema Forum di Bellinzona -, perché le persone si sono abituate a pagare una volta e consumare quanto vogliono, mentre al cinema il biglietto bisogna comprarlo a ogni entrata». Ma il futuro è roseo, perché l'emozione della sala non muore mai.
Da non dimenticare, poi, i cinema un po' più «di nicchia». E il LUX di Massagno e l'Iride di Lugano, in questo, non deludono. Da Broker di Hirokazu Kore Eda, a La pantera delle nevi di Vincent Munier e Marie Amiguet, Le otto montagne di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, e la commedia Il principe di Roma di Edoardo Falcone ispirato a Canto di Natale (1843) di Charles Dickens. «Siamo in trepidante attesa, nella speranza che dal 25 dicembre la gente torni volentieri al cinema - spiega il responsabile delle due storiche sale, Joel Fioroni -. La programmazione e i film ci sono. Abbiamo registrato buoni risultati tra settembre e novembre, vedremo se dicembre e gennaio torneranno a essere quello che era considerato il periodo delle sale e dei cinema». Il 27 dicembre, poi, al cinema Iride è prevista una serata speciale, con il ritorno del documentario di Giuseppe Tornatore su Ennio Morricone. «Dopo tre mesi continuava a fare ottimi risultati. E ci è stato chiesto di riproporlo per le feste. Se dovesse funzionare, lo metteremo nel programma anche prima dell'Epifania». Lux e Iride in questo periodo puntano su una proposta un po' più «allegra» rispetto al solito, per riuscire ad accontentare tutti. «Io mi auguro di riuscire a portare più gente possibile al cinema - conclude Fioroni -. Avatar ci sta riuscendo molto bene, speriamo che anche le nostre sale un po' più art house abbiano lo stesso effetto positivo di quelle commerciali».