A San Bernardino il rilancio punta sugli eventi: «Facciamo rivivere il paese»

Non tanto un evento clou, quanto piuttosto un momento che segna un inizio e un’apertura. È stato pensato così l’appuntamento che lo scorso sabato pomeriggio ha dato il via al San Bernardino Winter Village. Un momento sancito ufficialmente dall’accensione dell’albero di Natale e da un brindisi nella nuova piazza del villaggio - che secondo indiscrezioni potrebbe chiamarsi piazza Brocco - con il quale si celebra l’inizio della stagione invernale e l’apertura di un calendario di iniziative che accompagnerà San Bernardino lungo tutto il periodo delle festività e anche oltre. Una scelta coerente con l’impostazione complessiva del progetto, che punta a diluire contenuti e presenze sull’arco di più settimane. «Abbiamo volutamente immaginato questo avvio come un piccolo segnale», spiega Niccolò Meroni, responsabile marketing di San Bernardino Swiss Alps. «Il grosso delle attività arriverà dopo Natale, ma ci tenevamo a inaugurare la stagione attivando subito la piazza e il centro del villaggio».
Un percorso che continua
Per Meroni, il San Bernardino Winter Village è il risultato di un percorso avviato da tempo. «Non è un progetto nato quest’anno», sottolinea. «Due anni fa siamo partiti con interventi molto mirati, come le proiezioni sulla chiesa Rotonda, mentre adesso sono estese in diversi edifici, dando l’idea di essere immersi in un suggestivo presepe. L’inverno scorso abbiamo sperimentato una prima serie di concerti e attività e oggi siamo arrivati a una formula più strutturata, che porta più contenuti distribuiti lungo tutto il periodo natalizio». Una crescita progressiva che, secondo Meroni, si riflette anche nell’attenzione del pubblico. «Man mano che il progetto si sviluppa, cresce anche l’interesse verso San Bernardino. È un processo graduale, ma costante». Il nodo centrale resta il rilancio del cuore del paese. «La priorità è sempre stata quella di ridare vita al nucleo centrale del villaggio. Quella che chiamiamo “fase zero” è proprio questo: rendere nuovamente attrattivo il centro, farlo tornare un luogo vissuto». Una fase che, nelle intenzioni, si completerà nel corso dei prossimi mesi con il recupero di edifici storici come l’Hotel Ravizza e la torre Albarella e con nuovi spazi abitativi e ricettivi affacciati sulla piazza. «Il biglietto da visita del centro sarà completato con il prossimo Natale, quando alcune operazioni già in corso arriveranno a termine».
Nessuna barriera
Tra le scelte più evidenti del San Bernardino Winter Village c’è quella di proporre eventi gratuiti, che costituiscono l’ossatura del programma invernale. Concerti serali gratuiti di grandi nomi della musica come The Kolors e Gemelli Diversi, appuntamenti per famiglie e bambini, spettacoli pomeridiani e animazioni natalizie, oltre a momenti più legati alla tradizione di montagna - dalla fiaccolata della Scuola Svizzera di Sci di San Bernardino alle iniziative di fine anno - sono pensati per coinvolgere pubblici diversi senza barriere d’accesso. «È probabilmente la strada meno comoda», ammette Meroni, «ma è una scelta fortemente voluta dalla famiglia Artioli. La gratuità, se accompagnata da contenuti di qualità, è oggi uno strumento efficace per attirare persone e creare interesse attorno a una destinazione». Per il responsabile marketing, gli eventi non sono un fine in sé. «Servono a portare le persone fino al villaggio, a stimolare curiosità. Poi l’obiettivo è che questo interesse si traduca in presenze più lunghe e in una frequentazione che vada oltre il singolo appuntamento valorizzando le strutture ricettive e la ristorazione».
Lavorare in rete
Il San Bernardino Winter Village si inserisce inoltre in un calendario di destinazione condiviso con il Comune di Mesocco, l’ente turistico e gli operatori locali. «Lavorare in rete è fondamentale», spiega Meroni. «Non possiamo fare tutto e non vogliamo farlo. La collaborazione con altri attori ci permette di concentrarci su ciò che sappiamo sviluppare, lasciando spazio alle competenze di chi opera sul territorio da anni». Accanto agli eventi musicali trovano così spazio attività legate alla montagna e alla neve: ciaspolate, escursioni guidate, proposte delle scuole di sci, avvicinamento allo sci di fondo e allo sci alpinismo. «L’idea è costruire contenuti da qui a marzo, mettendo insieme momenti di intrattenimento e attività più legate alla natura e allo sport». San Bernardino continua a proporsi come una destinazione di dimensioni contenute. «Resterà una destinazione piccola, una sorta di boutique di montagna, facilmente raggiungibile e che possa permettere agli ospiti che ancora non conoscono bene la zona di fare gite nelle città ticinesi e nelle altre destinazioni grigionesi, in modo da rendere l’esperienza ancora più fluida e completa».
Nuovi orizzonti
Lo sguardo è già rivolto alle prossime stagioni. «Con la conclusione della fase zero entreremo nella successiva fase uno», aggiunge Meroni. «Qui il focus sarà sempre più orientato al tema del benessere, dell’acqua e del vivere il villaggio anche al di fuori dei periodi di punta. Stiamo ampliando l’offerta ricettiva, creando nuove camere e letti caldi, e questo ci permetterà di lavorare su target diversi, non solo durante le festività». Una prospettiva che apre anche a nuovi utilizzi della destinazione. «Un villaggio che offre contenuti, attività e servizi durante tutto l’anno è un villaggio che vive. Il San Bernardino Winter Village è parte di questo disegno: un modo concreto per far conoscere San Bernardino oggi e per preparare quello che verrà domani».
