Stazioni invernali

A sciare senza inflazione, i prezzi non aumentano

Nonostante la crescita dei costi energetici, gli impianti di risalita del Sopraceneri e di San Bernardino non prevedono un rincaro per l'imminente stagione – «Vogliamo andare incontro alla clientela dopo gli ultimi anni con poca neve»
© CdT/Gabriele Putzu
03.11.2023 06:00

I comprensori sciistici sono al cancelletto di partenza. Dopo il conto alla rovescia delle ultime settimane, sarà la neve in dicembre a dare il via alla stagione. L’aumento generale dei prezzi non salirà sulla seggiovia assieme agli appassionati. Né la stagionale Campo Blenio-Nara, né la Ski Card Leventina e nemmeno l’abbonamento a Bosco Gurin - per restare nel Sopraceneri - presenteranno dei rincari. Idem in alta Mesolcina, agli impianti di Pian Cales di San Bernardino. Per quanto riguarda Confin è impossibile fare un paragone rispetto al recente passato, sia perché è rimasto chiuso per alcuni anni, sia perché non è sicuro che fra un mese (ri)aprirà. «Stiamo facendo il possibile per riuscire ad aprire quest’inverno», spiega Niccolò Meroni, responsabile della comunicazione di San Bernardino Swiss Alps SA, la società della famiglia Artioli che intende rivalorizzare la località turistica. «L’obbligo imposto dal Municipio di Mesocco è quello di aprire per la stagione 2024-25, ma stiamo lavorando per riuscire a farlo con un anno di anticipo. Mancano soltanto i controlli tecnici degli uffici competenti», puntualizza il nostro interlocutore. Se a Confin si potrà tornare a sciare, Meroni assicura che «i prezzi saranno in linea con le altre stazioni», ma soprattutto saranno pensati per «essere attrattivi nell’ottica di una struttura rinnovata».

Ecco tutte le cifre

Nonostante l’inflazione e l’aumento generale dei prezzi, tra cui quello delle tariffe energetiche, le stazioni sciistiche ticinesi hanno deciso di mantenere le tariffe invariate. Senza considerare le promozioni relative alla prevendita attualmente in corso, i prezzi interi delle stagionali in Ticino sono compresi fra i 650 franchi a Campo Blenio e al Nara per tutta la famiglia, o 420 per un adulto, e i 1.400 franchi per l’intera famiglia a Bosco Gurin, o 700 per un adulto. Nel mezzo c’è la Ski Card Leventina, che permette di recarsi nelle sei stazioni leventinesi con un prezzo pieno per famiglie di 1.150 franchi, rispettivamente 640 per un adulto. Le giornaliere per adulti varieranno fra i 25 o 32 franchi per le stazioni più piccole, come Pian Cales rispettivamente Campo Blenio, e i 57 nei comprensori più grandi come Bosco Gurin. Le date di apertura di tutti i comprensori cadranno in dicembre, tra il 1. e il 16. Ogni stazione prevede inoltre ulteriori sconti o altre offerte, ad esempio per i residenti o nel caso in cui la neve non dovesse scendere a sufficienza. Il presidente della Nuova Carì Società di gestione Sagl Gabriele Gendotti spiega che se alcune piste saranno chiuse ci saranno sconti sulle giornaliere. Nella valle del Sole, dove l’abbonamento stagionale vale per entrambe le stazioni bleniesi, il direttore degli impianti di Campo Blenio Denis Vanbianchi chiarisce che se uno dei due comprensori sarà chiuso per mancanza di neve, i detentori dell’abbonamento avranno diritto a cinque giornate gratuite a Disentis. In alcune stazioni ci saranno degli «aumenti marginali» nella ristorazione o per i corsi di sci.

Impatto non indifferente

«Aumenta già il costo di tutto il resto», aggiunge Matteo Milani, presidente degli Amici del Nara SA, pertanto «abbiamo deciso di mantenere i prezzi invariati in segno di ringraziamento verso la nostra clientela che, soprattutto negli ultimi due anni di scarse nevicate, ha acquistato la stagionale ma ha potuto sciare poco». E le stesse motivazioni le ha espresse anche Simone Beffa, direttore di Valbianca SA di Airolo, società che «ha mantenuto le tariffe invariate nonostante i costi energetici siano aumentati considerevolmente negli ultimi anni, con un impatto importante sui costi fissi». Al di là delle vette del massiccio del San Gottardo, si può osservare come i prezzi siano invece stati «adattati» ai costi in aumento. Ad Andermatt, ad esempio, resort sciistico alla moda pubblicizzato anche da famosi influencer sui social media, i prezzi degli abbonamenti cresceranno fino ad un massimo del 12%, a seconda della categoria e del momento dell’acquisto. Il prezzo pieno per un adulto sarà di 1.119 franchi, mentre le giornaliere rimarranno invariate rispetto all’anno scorso, vale a dire 89 franchi.

«Semmai vanno abbassati»

Concludiamo il nostro giro d’orizzonte in vista dell’imminente stagione uscendo dalla nostra regione per fare un salto nel Locarnese, dando la parola a Giovanni Frapolli, proprietario degli impianti di Bosco Gurin. Il quale con un pizzico di provocazione afferma «che non sono i prezzi a dover essere aumentati, ma l’attrattiva. In Ticino non ci possiamo permettere di aumentare le tariffe: piuttosto siamo costretti ad abbassarle per attirare i clienti».  

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