Alleanza pubblicitaria "Admeira", la SSR fa ricorso al TAF

BERNA - La SSR ha presentato ricorso contro la sentenza del Tribunale amministrativo federale (TAF) sull'alleanza pubblicitaria "Admeira", che oltre alla società di radiotelevisione comprende Swisscom e Ringier.
La sentenza del TAF di ottobre ha stabilito nuovi principi, che non interessano solo il caso in questione, ma producono anche un precedente. La corte ha ammesso la possibilità di intervento per tutti gli operatori del settore. Così facendo, si legge nella nota, in caso di notifiche i procedimenti potrebbero essere rallentati con mezzi processuali anche da aziende non direttamente interessate.
Questo, sempre secondo SSR, ostacolerebbe notevolmente le future collaborazioni, "andando quindi contro l'interesse di una piazza mediatica svizzera forte". L'azienda è inoltre convinta che queste cosiddette "azioni popolari" non siano conformi alla legge, e pertanto ha presentato ricorso al Tribunale federale (TF).
In ottobre il TAF aveva affermato che gli editori svizzero tedeschi (Schweizer Medien) hanno diritto a ricorrere contro l'alleanza pubblicitaria Admeira. Lo scorso febbraio, la consigliera federale Doris Leuthard aveva dato il via libera all'accordo fra le tre aziende.
Conformemente alla legge federale sulla radiotelevisione, la SSR deve annunciare preventivamente all'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) ogni attività che non sia prevista dalla concessione. Il Dipartimento delle comunicazioni (DATEC) può imporre oneri o impedire l'attività in questione nel caso in cui questa ostacoli lo sviluppo di altre imprese nel campo dei media.
Per quel che concerne Admeira, il DATEC aveva rifiutato la richiesta dell'associazione Schweizer Medien di essere considerata come parte interessata. Decisione che è stata smentita dal TAF, il quale ha giudicato legittima la rivendicazione degli editori svizzero tedeschi. La palla passa ora al TF.