Il caso

Arbedo-Castione tra Tipp-Ex e penne blu, si voterà presumibilmente in novembre

I voti di lista, una cinquantina, sarebbero stati sottratti a Lega-UDC-Arbedo-Castione Viva in favore del PLR Arbedo – Tutto da rifare: spetterà al Governo stabilire una nuova data, indetta durante i termini delle votazioni federali
© CdT/ Chiara Zocchetti
Jenny Covelli
Alan Del Don
15.04.2024 21:00

Emergono nuovi dettagli su quello che, a tutti gli effetti, è già il «caso Arbedo-Castione». Domenica, lo ricordiamo, l’Ufficio cantonale di accertamento, constatando «alcune irregolarità sistematiche» nelle schede del voto nel Comune, ha deciso di annullare l’elezione del Municipio e del Consiglio comunale e di inoltrare una segnalazione al Ministero pubblico.

Concretamente, i collaboratori dell’ufficio di spoglio si sono accorti che su alcune schede era stata cancellata con il Tipp-Ex (bianchetto) la crocetta in favore di un partito. Preferenza che era poi comparsa - in alcuni casi con una penna di colore diverso - a favore di un’altra compagine. «Il tentativo è abbastanza grottesco», commenta il cancelliere dello Stato Arnoldo Coduri.

«Livello dilettantesco»

Sono una cinquantina le schede per l’elezione del Municipio interessate dalla «paciugata», così come l’ha definita la sezione Lega-UDC da noi interpellata, che si dice «sconcertata». I voti di lista sarebbero infatti stati sottratti prevalentemente a Lega-UDC-Arbedo-Castione Viva in favore del PLR Arbedo, in cui figura anche il sindaco Luigi Decarli, irreperibile per motivi di salute. «Il livello dilettantesco con cui sono state modificate le schede non era difficile da scoprire», aggiunge Coduri. «Non si fossero accorti all’ufficio di spoglio, le correzioni con il Tipp-Ex sarebbero state segnalate dallo scanner. Può capitare che l’elettore cambi idea e apporti delle correzioni, ma qui parliamo di una cinquantina di casi». Un centinaio di voti di differenza: 50 in meno per un partito e 50 in più per l’altro. Le schede compromesse sono così state sottoposte al coordinamento che ha deciso di portare tutto all’Ufficio di accertamento. Le buste per l’elezione del Legislativo, a quel punto, non sono neppure state aperte tutte.

Il «caso» riguarda le schede che si trovavano nella cassetta dei voti espressi per corrispondenza. Il cancellerie spiega come si svolge la procedura: «Una volta arrivate in Comune, le buste vengono aperte e si registra nel sistema, tramite la carta di legittimazione, che quell'elettore ha già votato. Le buste con le schede chiuse vengono timbrate, numerate e custodite. Vengono aperte solo la domenica, al Palasport di Bellinzona».

Il Municipio resta in carica

Il Ministero pubblico, dal canto suo, ha subito disposto il sequestro delle schede «incriminate» - che si trovano ora «in un luogo sicuro e sigillato», precisa il cancelliere - e attende di entrarne in possesso per poter partire con i necessari approfondimenti. E quindi anche, presumiamo, ascoltando in qualità di persone informate dei fatti chi si trovava ai seggi ad Arbedo-Castione, il personale dell’amministrazione comunale (che si dice «sereno e tranquillo») e chi a Bellinzona si è accorto che qualcosa non quadrava. Chi è il responsabile? Sono state una o più persone a manipolare le schede? E per quale motivo? Tutte domande alle quali toccherà alla Procura fornire una risposta in tempi relativamente brevi.

Nel frattempo l’Esecutivo arbedese rimane in carica, «come se l’elezione fosse prorogata». Bisognerà stabilire quando si tornerà alle urne. Arnoldo Coduri spiega che «prima si dovrà attendere la crescita in giudicato della decisione dell’Ufficio di accertamento». Poi il Governo stabilirà una nuova data, indetta durante i termini delle votazioni federali. «Il 24 novembre sembra quella più indicata. Troppo stretti i tempi per organizzare il voto in giugno. Se fosse settembre, la campagna elettorale si svolgerebbe in estate. Bisogna ripartire da zero, dalla presentazione delle candidature»

In questo articolo:
Correlati