Attività SSR non previste dalla concessione: no al divieto

Gli Stati bocciano un'iniziativa parlamentare del consigliere nazionale democentrista Gregor Rutz
Ats
12.09.2017 12:00

BERNA - Le attività della SSR non previste dalla concessione non vanno vietate. Il Consiglio degli Stati ha tacitamente bocciato oggi un'iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Gregor Rutz (UDC/ZH) che chiedeva una modifica della Legge federale sulla radiotelevisione (LRTV).

Secondo il democentrista zurighese, la Società svizzera di radiotelevisione non potrebbe inserirsi in settori di mercato che esulano dalla sua concessione e in cui operano già soggetti privati. Il testo prende di mira in particolare le attività online della radio-tv di servizio pubblico nonché la sua recente alleanza con Ringier e Swisscom per creare un'impresa comune nell'ambito della commercializzazione di contenuti pubblicitari, Admeira.

Per la Camera dei cantoni, la proposta di Rutz minaccia invece la libertà economica della SSR e mette un freno all'innovazione nel settore del media. La questione relativa al mandato della Società svizzera di radiotelevisione potrà inoltre essere discusso nell'ambito dell'elaborazione della legge sui media, che verrà prossimamente presentata dal Consiglio federale, ha ricordato il relatore della commissione Olivier Français (PLR/VD).