Maggia

Aurigeno, si torna a scuola

Oggi i docenti e le docenti accoglieranno allieve e allievi con il supporto dei membri dell’Antenna per gli eventi traumatogeni della Sezione delle scuole comunali
© CdT/ Chiara Zocchetti
Red. Online
12.05.2023 07:29

Questa mattina, nella sede dell’Istituto scolastico della Bassa Vallemaggia teatro ieri di un omicidio le attività scolastiche riprenderanno regolarmente. È stato il Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport ad annunciarlo con una nota, ieri sera. A perdere la vita per mano dell'ex della nuova compagna, lo ricordiamo, è stato il custode del Centro scolastico dei Ronchini di Aurigeno. Un 42.enne cittadino svizzero domiciliato nel Locarnese ha esploso alcuni colpi di arma da fuoco contro il 41.enne cittadino svizzero domiciliato in Vallemaggia, per poi darsi alla fuga a bordo di un'auto, comunicava ieri la polizia cantonale.

L'omicidio, «in un contesto estraneo all'attività scolastica», è avvenuto attorno alle 13.30. I bambini sono rimasti «blindati» all’interno della scuola fino alle 17, quando a piccoli gruppi, accompagnati dai loro docenti, sono usciti per riabbracciare i genitori o salire sul bus che li ha riportati a casa. All'uscita, ieri, abbiamo raccolto alcune testimonianze dei genitori preoccupati. Ma il DECS si era subito attivato: nell’istituto coinvolto, oltre all'intervento del Care Team Ticino, è stata attivata l’Antenna per gli eventi traumatogeni della Sezione delle scuole comunali che accompagnerà anche nei prossimi giorni, e fino a quando necessario, l’istituto scolastico, le sue collaboratrici e i suoi collaboratori. Oggi i docenti e le docenti accoglieranno allieve e allievi con il supporto dei membri dell’Antenna. «Di fronte a qualsiasi comportamento di disagio, i genitori delle allieve e allievi possono prendere contatto con i membri dell’Antenna tramite i recapiti comunicati dalla direzione d’istituto», che ha consegnato ai bambini una lettera da portare a casa. «Un momento di ascolto coi genitori e tutta la comunità scolastica sarà organizzato secondo indicazioni puntuali che verranno trasmesse alle famiglie dalla direzione d’istituto».

Pensieri sui social

Il 42.enne che ha sparato e ucciso il custode della scuola è.stato fermato ieri, dopo circa un'ora dall'omicidio, in un supermercato di Losone. Ora spetterà all'inchiesta, coordinata dal Procuratore pubblico Roberto Ruggeri, fare luce su quanto accaduto. Ma già nella giornata di ieri sono emersi i primi dettagli e, soprattutto, i pensieri che nell'ultimo periodo frullavano in testa all'uomo. «Non ridere perché sono caduto... ma scappa perché mi sto rialzando» si legge in un post su Instagram datato 31 dicembre 2022, cinque mesi fa, raffigurante l'immagine di un leone. Ad accompagnare il post, le iniziali della vittima. Poi, il 6 marzo, un'altra immagine sul social, con un messaggio: «Sbiruli Sbirula prendi lì e porta qui, l'amichetto mio quarto durerà? Settimane, giorni, mesi o forse ancora qualche ora». Il giorno successivo un'altra immagine accompagnata solo dalla canzone «Gli spari sopra» di Vasco Rossi, ma nessun riferimento particolare. Il 24 aprile, un post su Facebook: «Parli male di me, infanghi il mio nome, ridi di me, eppure io né ti odio, né ti voglio male. Ma prega per te che io non ascolti i demoni che ho in testa». Il 29 aprile, «ricordati che la vita è come un ristorante: nessuno se ne va senza pagare». Cinque giorni fa, una foto raffigurante delle moto posteggiate, e il post: «Tempo scaduto». Parole e pensieri che, come detto, spetterà all'inchiesta in corso analizzare. Ma che il giorno successivo ai tragici eventi suonano davvero come inquietanti.

La vittima, lo ricordiamo, aveva tre bambini. Che l'11 luglio 2021 erano già rimasti orfani di madre. La donna, 29 anni, è stata uccisa a Emmenbrücke (Lucerna) con un'arma da taglio. In manette è finito un 33.enne svizzero, docente di educazione fisica nel Canton Argovia, suo compagno all'epoca.

In questo articolo:
Correlati
Fatto di sangue ad Aurigeno
Una vasta operazione è in corso nella zona delle scuole dei Ronchini, fortunatamente nessuno degli allievi è rimasto coinvolto – Una persona ferita – FOTO
Omicidio ad Aurigeno: le parole del sindaco
Andrea Sartori: «Un ragazzo d’oro, nato e cresciuto qui e le cui qualità erano apprezzate da tutti» — «Ora la priorità è stare vicino alla sua famiglia, così come agli allievi dell’istituto scolastico» — La tragedia negli spogliatoi della palestra dei Ronchini