Autodenuncia e recupero di capitali

Il CdM vara il decreto legge - Saccomanni: l'accordo con la Svizzera è vicino
Ats
24.01.2014 11:04

DAVOS - L'accordo cui l'Italia lavora con la Svizzera per la tassazione dei capitali esportati illegalmente verso l'estero è "vicino" e i colloqui di venerdì mattina con la ministra delle finanze elvetica Eveline Widmer-Schlumpf sono andati "bene", ma "non posso dare una data precisa" per chiudere. Lo ha detto al Forum economico mondiale (WEF) di Davos il ministro dell'Economia italiano Fabrizio Saccomanni. In serata, intanto, il Consiglio dei ministri italiano ha varato il decreto legge sull'autodenuncia e il rientro dei capitali dall'estero.

Saccomanni, parlando con i giornalisti al termine dell'incontro bilaterale, ha spiegato che "i colloqui sono andati bene, stiamo facendo progressi su un'intesa importante con la Svizzera che è un Paese con cui vogliamo avere i migliori rapporti possibili. Ho però illustrato cosa il governo intende fare oggi pomeriggio quando torno a Roma". Il consiglio dei ministri italiano, ha aggiunto, "ha pensato a una nuova struttura su rapporti fra il fisco e gli evasori, che riteniamo debba essere un caposaldo italiano per fare accordi bilaterali con altri Paesi". Altro caposaldo, ha aggiunto, è "la normativa internazionale sullo scambio automatico dei dati", su cui l'Italia "è stato un Paese leader, assieme ai partner internazionali, per promuovere il meccanismo". In ogni caso "non si tratterà di una opzione diversa che viene offerta a chi ha esportato capitali in modo da scegliere la più conveniente".

"NESSUNO SCONTO SULLE IMPOSTE"

Per quanto riguarda il decreto varato a Roma, ha concluso il ministro italiano, "son si tratta di un condono, né di un'amnistia, ma di un meccanismo innovativo di collaborazione volontaria", soprattutto, non c'è "nessuno sconto sulle imposte dovute né altre forme di condono, solo la riduzione delle sanzioni amministrative e la modifica delle penali".

IL DECRETO LEGGE SUL RIENTRO DEI CAPITALI VARATO QUEST'OGGI

 "Deve essere chiaro che gli accordi con la Svizzera non sono in nessun modo alternativi o appaiati o paralleli rispetto alla normativa italiana, semmai sono di natura complementare". Lo ha detto il ministro italiano dell'Economia in merito al decreto legge sul rientro dei capitali dall'estero, varato oggi dal Governo italiano. Il ministro Saccomanni ha aggiunto che "non abbiamo sul tappeto due percorsi alternativi di risanamento di questa posizione, c'è solo quello italiano a cui potrà essere aggiunto l'accordo con la Svizzera".