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Cessate il fuoco a Gaza, «Negoziati in stallo: Israele rifiuta di ritirarsi»

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Cessate il fuoco a Gaza, «Negoziati in stallo: Israele rifiuta di ritirarsi»
Red. Online
12.07.2025 09:25
00:03
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Netanyahu convoca i falchi Ben Gvir e Smotrich su accordo tregua

Le tv israeliane, Channel 12 e Kan, riportano che i falchi dell'ultradestra di governo, il ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir e il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, sono stati convocati dal primo ministro Benjamin Netanyahu, nell'ambito dei colloqui per il cessate il fuoco con Hamas.

I due ministri di estrema destra si sono opposti, scrive il Times of Israel, ai due precedenti accordi di cessate il fuoco e hanno affermato che hanno ostacolato altri accordi che si sarebbero concretizzati. Ben Gvir e Smotrich hanno anche minacciato di far cadere il governo se si raggiungesse un accordo che metterebbe fine alla guerra e lascerebbe Hamas al potere.

16:30
16:30
La carenza di carburante a Gaza ha raggiunto livelli critici

Le Nazioni Unite hanno avvertito che la carenza di carburante nella Striscia di Gaza ha raggiunto un "livello critico", minacciando di aumentare significativamente le sofferenze nel territorio palestinese devastato dalla guerra.

"Dopo quasi due anni di guerra, la popolazione di Gaza si trova ad affrontare difficoltà estreme, tra cui una diffusa insicurezza alimentare. Quando il carburante si esaurisce, si pone un nuovo, insopportabile fardello su una popolazione sull'orlo della fame", hanno avvertito sette agenzie delle Nazioni Unite in una dichiarazione congiunta.

14:35
14:35
Pressioni di Putin sul nucleare iraniano

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato, sia al suo omologo americano Donald Trump che ai funzionari iraniani, di sostenere l'idea di un accordo nucleare in cui l'Iran non possa arricchire l'uranio, secondo quanto riferito al sito Axios da fonti vicine al dossier.

La Russia - ricorda la testata giornalistica americana - è da anni il principale sostenitore diplomatico dell'Iran sulla questione nucleare. Ma mentre Mosca sostiene pubblicamente il diritto dell'Iran all'arricchimento, Putin avrebbe assunto una posizione più dura in seguito alla guerra di 12 giorni tra Israele e Iran.

Secondo quanto riferito ad Axios da tre funzionari europei e da un funzionario israeliano, Putin avrebbe espresso il suo sostegno a un accordo di arricchimento zero sia al presidente degli Stati Uniti Donald Trump che a funzionari iraniani.

Una delle fonti ha affermato che Mosca ha comunicato la sua posizione sull'arricchimento a Gerusalemme. «Sappiamo che questo è ciò che Putin ha detto agli iraniani», ha dichiarato ad Axios un alto funzionario israeliano, insiste il Jerusalem Post.

Putin avrebbe anche espresso la sua posizione a Trump e al presidente francese Emmanuel Macron in due telefonate separate.

«Putin sosterrebbe l'arricchimento zero. Ha incoraggiato gli iraniani a impegnarsi in tal senso per rendere i negoziati con gli americani più favorevoli. Gli iraniani hanno detto che non lo prenderanno in considerazione», ha dichiarato un funzionario europeo a conoscenza diretta dei colloqui.

14:09
14:09
«La fiducia negli USA è scesa sotto lo zero»

«Gli attacchi illegali degli Stati Uniti contro l'Iran nel bel mezzo del processo diplomatico sono stati scandalosi. Gli Stati Uniti hanno indebolito i principi fondamentali e chiari della diplomazia e quindi la nostra fiducia in quel Paese è scesa sotto zero», ha dichiarato il portavoce del ministero degli esteri iraniano, Esmail Baghaei.

«L'azione contro l'Iran non è giustificabile con alcun criterio legale, morale o politico, perché secondo il Capitolo Onu si tratta di un atto aggressivo», ha aggiunto, citato dall'agenzia Irna. Riferendosi ai colloqui nucleari tra Iran e Stati Uniti, Baghaei ha sottolineato: «Si parla sempre di riprendere questi negoziati. Tuttavia, il negoziato è una sorta di lotta, non il luogo per uno scambio di buone parole o di complimenti».


12:53
12:53
Israele apre il fuoco sulla folla a centro aiuti: 27 morti

Almeno 27 palestinesi sono stati uccisi e oltre 180 sono rimasti feriti quando le forze israeliane hanno aperto il fuoco su una folla di civili in attesa di aiuti umanitari vicino al punto di distribuzione degli aiuti di Al-Shakoush, a nord di Rafah, nella striscia di Gaza meridionale, secondo fonti locali citate dalla Wafa.

Fonti mediche hanno confermato che il bilancio totale delle vittime a Gaza è salito a 60 dalle prime ore di sabato, a causa dei continui bombardamenti e spari israeliani in diverse zone dell'enclave assediata.

09:25
09:25
Il punto alle 9.00

«I colloqui indiretti tra Hamas e Israele per un cessate il fuoco a Gaza sono bloccati dalla volontà di Israele di mantenere le truppe nel territorio». Lo hanno riferito all'Afp due fonti palestinesi a conoscenza del dossier.

«I negoziati a Doha stanno incontrando una battuta d'arresto e complesse difficoltà a causa dell'insistenza di Israele nel presentare una mappa del ritiro che in realtà è una mappa di redistribuzione e riposizionamento dell'esercito israeliano piuttosto che un vero e proprio ritiro», ha affermato una fonte.

Israele - per un'altra fonte - vuole «impedire l'accordo per continuare la guerra di sterminio».