Chi era Leone XIII, il «predecessore» di Leone XIV

Leone XIV. La scelta di Robert Francis Prevost, evidentemente, non è casuale. Il nuovo Papa ha voluto rifarsi a Papa Leone XIII, al secolo Vincenzo Gioacchino Raffaele Luigi Pecci, 256.mo pontefice della Chiesa. Rimase in carica a lungo: dal 20 febbraio 1878 fino alla sua morte, il 20 luglio del 1903, all'età di 93 anni. Sepolto in Santa Maria Maggiore, Leone XIII è ricordato per l'impegno nella dottrina sociale della Chiesa e, nello specifico, per l'enciclica Rerum Novarum del 1891 incentrata sui diritti dei lavoratori e sulla giustizia sociale.
Non finisce qui: Leone XIII fu, altresì, il primo Papa dopo mille anni a non esercitare il potere temporale, poiché impedito dall'occupazione italiana destinata a perdurare per un sessantennio. Durante il suo pontificato, lungo, scrisse 86 encicliche. Promosse il dialogo con il mondo moderno e il rilancio della Chiesa in termini culturali. Nato a Carpineto Romano, Leone XIII passò alla storia pure come un pontefice carico di ironia. E, per certi versi, stravagante: aveva riempito il Vaticano di animali esotici, a lui donati. Una gazzella, un giorno, gli corse incontro nei Giardini Vaticani facendolo (quasi) cadere. Il Papa, sorridendo, disse: «Dove si è mai visto che un Leone abbia paura di una gazzella indifesa?».
Primo Papa a farsi riprendere in video, Leone XIII compose una preghiera a San Michele Arcangelo. Una supplica contro le insidie del demonio. Scrisse quella preghiera, ebbe a dire, dopo aver avuto una visione, con il diavolo che minacciava la Chiesa. Impose che la preghiera venisse recitata al termine di ogni Messa. Solo dopo il Concilio Vaticano II la supplica venne rimossa dalle celebrazioni liturgiche ufficiali.