Chiesti 27 mesi per la secondina innamorata

ZURIGO - La procura del distretto zurighese di Limmattal/Albis ha incriminato per favoreggiamento e aiuto all'evasione di detenuti la secondina svizzera che nella notte tra l'8 e il 9 febbraio ha aiutato un siriano a fuggire dalla prigione di Dietikon (Vedi Suggeriti). Chiede per la donna una pena detentiva di 27 mesi di cui sette da scontare.
Il siriano 27.enne, al quale viene rimproverato di aver indotto la carceriera 32.enne innamorata di lui a liberarlo e a fuggire con lui, dovrà rispondere di istigazione all'aiuto all'evasione. Per lui la procura chiede 6 mesi da scontare.
Il sospetto che la secondina fosse intenzionata ad aiutare altri due detenuti a fuggire non ha trovato riscontro, indica la procura.
Contro due altre persone che nella notte dell'evasione hanno atteso la 32.enne e il 27.enne davanti alla prigione fornendo loro un cellulare e denaro in contanti per la loro fuga, la procura ha emesso un decreto d'accusa per favoreggiamento. Sono stati condannati a una pena pecuniaria con la condizionale e a una multa.
Il detenuto siriano fuggito a febbraio con la guardia carceraria stava scontando nella prigione Dietikon una pena di quattro anni di prigione per stupro. Il 25 marzo i due sono stati arrestati dai carabinieri in un appartamento di Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo.