«Ci crediamo, possiamo girarla»
Il Lugano ha potuto riabbracciare l’Europa a Cornaredo dopo vent’anni. Una partita storica che, purtroppo per i bianconeri, ha sorriso alla squadra israeliana del Be’er Sheva, impostasi per 2-0 nella gara d’andata del terzo turno preliminare di Conference League. «Nonostante la sconfitta, in campo ho visto un atteggiamento positivo da parte della mia squadra - commenta Croci-Torti -. Non abbiamo mollato nemmeno un centimetro in 90’». Qual è dunque stato l’elemento che ha permesso agli ospiti di portarsi a casa il risultato? «La loro incredibile fisicità - continua il tecnico bianconero -. Noi abbiamo cercato di tenere salde le redini dell’incontro, ma loro hanno chiuso tutti gli spazi. Cosa invece è mancato a noi? Non abbiamo vinto i duelli negli ultimi 20 metri». Da qui la decisione di sostituire Celar al 67’? «Facevamo fatica a passare sull’esterno, ho voluto dunque provare una nuova strategia senza sbilanciarci troppo. Eravamo in partita, quindi ho provato a inserire Bottani tra le linee». Anche per Jonathan Sabbatini il bicchiere pare essere non del tutto vuoto. «Forse non è stata la partita che ci si aspettava, ma siamo stati bravi a usare tutte le nostre armi per provare a contrastare l’avversario. Peccato per gli errori sulle due reti. Ma loro hanno capito la nostra forza, giocando una partita tutta difensiva. Trovo che gli ultimi match disputati dalla squadra siano stati positivi. Anche in campionato abbiamo provato a dominare l’avversario. Oggi ce ne siamo trovati di fronte uno bravo a usare tutta la sua esperienza». Con che spirito dunque affrontare la partita di ritorno? «Noi ci crediamo, possiamo ribaltare il risultato - conclude il capitano -. Tutto è ancora aperto, restano 90’ da giocare». E Sabbatini non è l’unico a crederci. «In Israele ci aspetta un’impresa - aggiunge Croci-Torti -, ma abbiamo perso solo 2-0. Possiamo riaprirla. Dovremo essere bravi a non prendere gol».