Bellinzona

Città sempre più ciclabile tra progetti e investimenti

L’obiettivo del Municipio è di incentivare gli spostamenti in bicicletta in modo funzionale, collegando al meglio il centro e i quartieri – Il municipale Mattia Lepori: «Vogliamo intervenire sugli assi strategici e arrivare a raddoppiare il numero degli utenti che preferiscono la mobilità lenta all’automobile»
© CdT/Chiara Zocchetti
Irene Solari
16.09.2025 06:00

La mobilità ciclabile è un punto cardine per lo sviluppo di Bellinzona, una questione alla quale la Città dedica molta attenzione con varie iniziative e progetti. E questa tendenza non accenna a rallentare ma, anzi, va avanti spedita grazie a nuove idee e investimenti che guardano al futuro. L’obiettivo? Incentivare la popolazione bellinzonese a utilizzare sempre di più la propria bicicletta per gli spostamenti. «E non stiamo parlando solo di quelli fatti nel tempo libero, come la gita durante il fine settimana», spiega il municipale Mattia Lepori, capodicastero Territorio e mobilità. «Puntiamo a incoraggiare l’uso della bicicletta come soluzione pratica per le abitudini e necessità quotidiane, soprattutto nel tragitto casa-lavoro. Una mobilità lenta funzionale in alternativa all’automobile».

Crescita sostenibile

Un modo, insomma, per permettere di ridurre il traffico, anche alla luce della continua crescita demografica che registra la capitale. «Ogni anno Bellinzona accoglie nuovi abitanti, ed è un’ottima notizia: significa che sappiamo essere attrattivi, ma è anche vero che un aumento della popolazione si traduce in più traffico e ci pone nuove sfide. Per questo stiamo lavorando sulla mobilità lenta: è un modo per essere una città moderna, soprattutto in ottica futura». Il primo obiettivo che la Città si pone in tal senso - prosegue Lepori - è facilitare l’identificazione dei migliori percorsi ciclabili già esistenti e che permettono di raggiungere in poco tempo il centro cittadino, a dipendenza del comparto residenziale dove si abita; per questo si sta mappando tutto il territorio comunale. «Il secondo obiettivo è procedere con interventi puntuali per rendere questi percorsi ancora più efficienti e metterli in sicurezza, oltre a intervenire sugli assi strategici». Un occhio di riguardo va poi ai posteggi securizzati «Karuso», introdotti a giugno: «Con l’aumento delle bici elettriche è importante fornire degli stalli protetti anche per rispondere concretamente al fenomeno dei furti. Siamo ancora in una fase di test e alla fine dell’anno trarremo le nostre conclusioni».

Da Camorino a Oxford

A sottolineare l’attualità dell’argomento è anche il nuovo progetto internazionale «Specific», promosso dalla Città in collaborazione con la SUPSI, inaugurato lo scorso sabato e incentrato sulla mobilità ciclabile nel quartiere di Camorino. Un progetto a cielo aperto al quale partecipano anche cinque Università europee: Oxford, Maastricht, Graz, Bristol e Poznan, spiega il capodicastero. Lo scopo è favorire l’utilizzo quotidiano della bicicletta studiando le abitudini della popolazione. «Per fare questo è stata coinvolta nel progetto la scuola elementare di Camorino, con l’aiuto di docenti e genitori. Stiamo mappando gli spostamenti quotidiani degli abitanti del quartiere per due mesi, da metà settembre fino metà novembre». Inoltre vi sono in programma diverse attività rivolte ai più piccoli per promuovere l’uso delle due ruote. Tra questi, lezioni sulle regole della circolazione stradale, workshop che insegnano ad eseguire piccole riparazioni alla propria bici e gite per scoprire i percorsi ciclabili che già ci sono nella capitale. Un’idea che il nostro interlocutore non esclude di poter estendere in futuro anche ad altri quartieri e altre realtà.

Opere prioritarie

«Per noi è prezioso il coinvolgimento degli istituti accademici che hanno scelto di concentrarsi su Bellinzona - rileva Lepori -, questo progetto è infatti coerente con la nostra visione e con l’idea di ‘‘città da 15 minuti’’. Abbiamo anche un territorio che ben si presta a questo approccio». E, infatti, la Città vuole continuare a investire in favore della mobilità lenta, come testimoniano i progetti nel Programma di agglomerato del Bellinzonese di quinta generazione (PAB5). «Sono previsti investimenti da 26 milioni sull’arco dei prossimi decenni. L’idea per il futuro è di raddoppiare l’uso delle biciclette nel Bellinzonese, che è già una delle realtà urbane più attive in tal senso». Un altro progetto sul tavolo (sempre contenuto nel PAB) è quello della passerella ciclopedonale del Dragonato che dal posteggio in via Tatti sbuca in via Ghiringhelli. «È un asse molto importante per dare slancio alla mobilità lenta: permette a chi posteggia in via Tatti di raggiungere il centro in pochi minuti in modo sicuro. Abbiamo pubblicato la variante di piano regolatore e contiamo di poterla portare a termine entro cinque anni, essendo una misura PAB5 con priorità A».