Collocamenti coatti: sì al risarcimento delle vittime

BERNA - Le vittime di collocamenti coatti e di misure coercitive a scopo assistenziale devono ricevere un risarcimento finanziario. Dopo il Nazionale, anche il Consiglio degli Stati ha approvato con 36 voti a 1 il controprogetto indiretto proposto dal governo all'iniziativa popolare "per la riparazione". Il dossier è pronto per le votazioni finali.
Il testo propone l'istituzione di un fondo di 300 milioni di franchi da destinare alle decine di migliaia di persone che, fino al 1981, sono state internate sulla base di decisioni amministrative, senza l'esame di un tribunale.
Molte donne sono state sottoposte a sterilizzazione o costrette all'aborto, migliaia di bambini sono stati dati in adozione contro la volontà delle loro madri o collocati in istituti e costretti a lavorare senza remunerazione. "Si tratta di un periodo buio della storia della Confederazione", hanno detto oggi in aula vari oratori e la consigliera federale Simonetta Sommaruga.